Assalto al furgone, parla Baldanzi: “Voglio giustizia”


Grosseto

Cronaca

11/12/2009

Assalto al furgone, parla Baldanzi: “Voglio giustizia”

Tiziano, fratello del vigilante morto durante la rapina al portavalori di Massa Marittima nel 2008, si esprime sul recente arresto di Arzu, il latitante sardo indagato. “La mia famiglia crede nelle istituzioni ma, se è stato lui, la pena deve essere certa”

uA7YiUCwvPQJ.jpgMassa Marittima (Grosseto), 11 dicembre 2009 – La speranza è una sola, e ha un nome antico e solenne: Giustizia. È la speranza di Tiziano Baldanzi, il fratello di Raffaele, la guardia giurata della Securpol uccisa durante la rapina al portavalori di Massa Marittima, il 7 gennaio del 2008. Al momento Raffaele Arzu, la Primula rossa, è soltanto un indagato, le sue responsabilità in merito a quanto avvenuto quel giorno sono al vaglio degli inquirenti. Ma il suo arresto è comunque una svolta determinante per le indagini.

Latitante dal 2002, per una condanna a 14 anni per due rapine, dopo l’arresto, avvenuto nei giorni scorsi in Sardegna, Arzu potrà essere sentito dalla Procura grossetana, per aggiungere nuovi elementi all’inchiesta. I familiari del vigilante ucciso attendono di conoscere la verità. “Il fatto che abbiano preso uno dei presunti colpevoli – afferma il fratello – ci riempie di gioia, una parola che avevamo dimenticato. Si tratta di indagini, di accuse da verificare, ma spero che questo mi consentirà di guardare di nuovo mio nipote negli occhi e di spiegargli che il mondo è brutto, ma che per chi sta dalla nostra parte, dalla parte del giusto, per chi crede nelle istituzioni, c’è sempre la speranza di giustizia. Lui adesso dovrà crescere senza un padre, ma almeno questa speranza vorrei che potesse averla”.

Il ricordo di quei giorni passa ancora attraverso il rapporto avuto con i carabinieri della Compagnia di Massa e con il colonnello Luigi Cortellessa, “che ci fu vicino, con grande umanità” e con il quale i familiari di Baldanzi riuscirono subito a stringere “una forte sintonia”. Adesso il pensiero di Tiziano Baldanzi va proprio al lavoro svolto dai carabinieri, nel corso delle indagini e degli accertamenti, scrupolosi, eseguiti in Maremma. “Il mio auspicio – ci dice – è che quel lavoro non vada vanificato. Se saranno accertati i colpevoli di quanto avvenuto a mio fratello, se la persona che è stata arrestata ha davvero partecipato a quell’assalto, allora ci aspettiamo una pena certa”. Consigliere provinciale, Tiziano Baldanzi è un uomo delle istituzioni e non ha dubbi, nell’affermare che proprio nelle istituzioni crede fermamente. “Come tutta la mia famiglia – aggiunge – ed è per questo che siamo sicuri che ci sarà giustizia”.

Svelati nel frattempo alcuni particolari della vita da latitante di Arzu. Si spostava nei camion di bestiame, ma non è mai stato distante dalla sua casa di Talana, in provincia di Nuoro. Andava in gommone a San Teodoro, per vedere la fidanzata e la figlia di sette mesi, concepita durante la latitanza, almeno una volta alla settimana. L’occasione per la cattura è poi scattata martedì sera, dopo una lunga fase di indagine. I carabinieri lo hanno preso mentre era seduto a tavola con la famiglia. Non ha opposto resistenza, si è limitato a dire “Sono io”.

Riccardo Bruni

Assalto al furgone, parla Baldanzi: “Voglio giustizia”ultima modifica: 2009-12-12T12:00:00+01:00da sagittario290