Cronaca
IL CASO
21 novembre 2009
Vandali colpiscono le chiese;
Portone bruciato e striscione
Ignoti hanno bruciato il portone della chiesa di San Salvi, sfondando il vetro. Mentre qualcuno ha lasciato sul Duomo uno striscione con scritto: «Invano si lava il Duomo se non si lava l’anima»
Vandali in azione sabato mattina, poco prima delle sette, all’interno dell’area di San Salvi. Ignoti prima hanno sfondato una vetrata della chiesa dedicata a San Giovanni Battista poi, usando quasi certamente del liquido infiammabile (una tanica sarebbe stata trovata poco lontana), hanno dato fuoco al portone della stessa chiesa. Subito dopo hanno sfondato anche la porta a vetri di un locale adiacente e hanno incendiato due armadietti utilizzati dal personale di una ditta di pulizie che lavora per l’Azienda sanitaria: nell’area di San Salvi l’Asl occupa alcuni padiglioni.
PORTONE DISTRUTTO – Il portone della chiesa, quattro metri e mezzo di altezza per due metri e mezzo di larghezza, all’arrivo dei vigili del fuoco era già andato completamente distrutto, mentre le pareti interne ed esterne della chiesa si sono annerite. Sul posto anche i carabinieri. Sull’episodio è intervenuto il consigliere comunale del Pdl, Emanuele Roselli che in una nota parla «di episodio gravissimo e preoccupante» perchè probabilmente «mirato a danneggiare, volutamente, una chiesa». Roselli, che chiede l’intervento dell’Amministrazione comunale, «che garantisca un maggior presidio nella zona», denuncia come l’area di San Salvi, «specialmente quella dell’ex manicomio, è ormai abbandonata a se stessa, e il degrado e l’insicurezza la fanno ormai da padroni».
STRISCIONE AL DUOMO – Ma la chiesa di San Salvi non è stata la sola ad essere presa di mira. Sempre nella mattinata di sabato, prima dell’alba, ignoti hanno affisso uno striscione sull’impalcatura montata per lavori di pulitura su una delle facciate del Duomo di Firenze. «Invano si lava il Duomo se non si lava l’anima», era scritto sullo striscione, poi rimosso. Da quanto emerso, tutto è avvenuto prima delle 5. Per prime ad arrivare sul posto sarebbero state le guardie giurate, a cui è collegato il sistema d’allarme che protegge il ponteggio, entrato in funzione. Sul posto poi anche i carabinieri e i vigili del fuoco: quest’ultimi hanno rimosso lo striscione, posto a circa tre metri di altezza.