Self control e formazione giuridica, il buttafuori diventa…

News Economia

18 ottobre, ore 18:29

In attuazione della legge sulla sicurezza

Self control e formazione giuridica, il buttafuori diventa una professione

Roma – (Adnkronos/Labitalia) – Ci si potrà iscrivere in un vero e proprio albo, istituito presso le Prefetture. Basta essere maggiorenni, incensurati, dotati di adeguato self control ma anche di una formazione giuridica, tecnica e psicologica ben precisa. A prevedere la nuova figura professionale è il decreto firmato dal ministro dell’Interno, Roberto Maroni

buttafuori_web--400x300.jpgRoma, 18 ott. (Adnkronos/Labitalia) – Buttafuori per professione? Basta essere maggiorenni, incensurati, dotati di adeguato self control ma anche di una formazione giuridica, tecnica e psicologica ben precisa. E, se si è in possesso di questi requisiti, ci si potrà iscrivere in un vero e proprio albo, istituito presso le Prefetture, per poi intraprendere una carriera di addetto ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico o in pubblici esercizi. A prevedere la nuova figura professionale, finora mai regolamentata, è il decreto firmato dal ministro dell’Interno, Roberto Maroni, in attuazione della legge sulla sicurezza.

Per iscriversi al nuovo albo, bisogna essere maggiorenni, in buona salute fisica (assenza di daltonismo, di uso di alcool e stupefacenti ecc.), non avere condanne anche non definitive per delitti non colposi, non essere assoggettati a misure di prevenzione o destinatari di provvedimenti di divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive, non essere o essere stati aderenti a movimenti, associazioni o gruppi organizzati, essere in possesso del diploma di scuola media inferiore e aver superato un apposito corso di formazione.

La domanda di iscrizione agli elenchi prefettizi, che saranno rivisti ogni due anni, può essere presentata o dal gestore del locale o dal titolare dell’istituto di vigilanza. Infatti, i gestori dei locali di intrattenimento e spettacolo possono provvedere ai servizi di controllo direttamente con proprio personale o avvalendosi di personale dipendente da istituti autorizzati di vigilanza. La nuova norma prevede un regime transitorio, per cui il personale che alla data dell’entrata in vigore del decreto svolge già servizi di controllo di attività di intrattenimento e spettacolo può continuare a farlo per un periodo non superiore ai sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge (6 ottobre 2009). Multe salate per gli ‘abusivi’: da 1.500 a 5.000 euro.

Quanto alla formazione, l’organizzazione dei corsi è affidata alle regioni. Si studieranno materie di area giuridica (ordine e sicurezza pubblica, compiti delle forze di polizia, disciplina normativa del settore dell’intrattenimento e dello spettacolo ecc.), tecnica (prevenzione incendi, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, primo soccorso sanitario) e psicologico-sociale (capacità di concentrazione, autocontrollo, contatto con il pubblico, adeguata comunicazione verbale ecc.).

Ma quali sono i compiti di un buttafuori? Innanzitutto, fa controlli preliminari con osservazione sommaria dei luoghi per verificare la presenza di eventuali sostanze illecite od oggetti proibiti e si occupa delle prevenzione degli incendi. Poi, quando il locale è aperto, assicura i controlli sia al momento dell’accesso del pubblico sia all’interno. Quindi, presidia gli ingressi e regolamenta i flussi di pubblico, verifica il possesso del titolo di accesso (età minima se prevista, controllo documenti) e fa un controllo sommario visivo delle persone, volto a verificare l’eventuale introduzione di sostanze illecite, oggetti o altro materiale pericoloso per la pubblica incolumità o salute delle persone, con l’obbligo di immediata comunicazione alle forze di polizia.

All’interno del locale, svolge un’attività generica di osservazione per verificare il rispetto di disposizioni, prescrizioni, regole di comportamento stabilite da soggetti pubblici o privati. Ma può anche contribuire al primo intervento, che non comporti assunzione di pubbliche funzioni, per prevenire o interrompere condotte o situazioni potenzialmente pericolose per l’incolumita’ o la salute delle persone, sempre con immediata comunicazione alle forze di polizia. Per essere riconoscibile, il personale addetto ai servizi di sicurezza deve esser munito di idoneo documento di identità e tenere esposto il tesserino di riconoscimento di colore giallo con scritto ‘assistenza’.

Soddisfatto per le nuove norme è il Silb, il Sindacato italiani locali da ballo aderente a Fipe/Confcommercio. “Finora questa quella dell’addetto alla sicurezza era una figura ibrida, non regolamentata; quindi non possiamo che essere favorevoli a una norma che la inquadra”, dice a Labitalia Renato Giacchetto, presidente del Silb. “Tuttavia – ammette – si poteva riflettere meglio su alcuni aspetti della norma. Per esempio, il periodo transitorio poteva essere più lungo dei sei mesi previsti, per dare tempo alle regioni di organizzare i corsi di formazione, come avevamo chiesto anche noi. Poi, avremmo preferito che l’iscrizione all’albo potesse essere richiesta anche dai singoli, e non solo dalle aziende e dagli istituti di vigilanza. Comunque, come Silb, assicureremo tutto il supporto, come sempre, per l’applicazione della norma e l’attivazione dei corsi”.

Scettici, invece, sulla figura del buttafuori professionale per legge i rappresentanti delle guardie giurate. “Ben venga la regolamentazione – avverte Vincenzo del Vicario, segretario nazionale del Savip, il Sindacato autonomo della vigilanza privata – ma non vorremmo che si pensi a una categoria finora abusiva, dimenticandosi invece delle guardie giurate, che offrono un servizio alla collettivita’ e sono una grande risorsa, ma sono da anni in attesa di una regolamentazione, come gia’ avvenuto in altri paesi europei. Per questo, valuteremo eventuali azioni da intraprendere. Quella del buttafuori – incalza – e’ stata una figura che ha creato non pochi problemi di ordine pubblico. Solo le forze dell’ordine possono decidere se una persona puo’ entrare o meno in un locale, mentre la guardia giurata e’ deputata al controllo per la tutela dei beni. Dunque, bisognerebbe prima, almeno, dare una professionalita’ al buttafuori”.

Self control e formazione giuridica, il buttafuori diventa…ultima modifica: 2009-10-19T11:15:00+02:00da sagittario290