Prostitute sul web, un arresto

Cronaca

17/10/2009

Prostitute sul web, un arresto

L’OPERAZIONE SEX COM. Un bresciano nell’organizzazione smantellata dalla polizia di Trieste. Gestiva siti per incontri

È una guardia giurata di 41 anni Con lui in cella anche due vicentini Vendevano gli spazi pubblicitari alle ragazze per 200 euro al mese

pecore.jpgC’è anche un bresciano tra gli arrestati – nell’ambito di un’operazione Sex com, condotta dalla polizia di Trieste – per favoreggiamento della prostituzione. Un reato in questo caso commesso a mezzo di Internet. Il bresciano è una guardia giurata di 41 anni, Davide Sbolli. Con lui sono finiti in manette due vicentini: Luca Cassin e Enrico Morellato di 44 e 56 anni. Altri sette sono indagati. Gestivano un giro di prostituzione che pubblicizzavano attraverso la Rete.

IN ALTRE PAROLE, acquistavano una gran mole si spazi sul web che rivendevano a circa 200 euro al mese l’uno, garantendo la massima visibilità. E ad acquistarli erano le ragazze, soprattutto dell’Est europeo e sudamericane, che così avevano la loro vetrina e lì potevano combinare gli incontri.

Il giro – ritengono gli investigatori della polizia – era in crescita e aveva ambizioni di allargarsi a tutto il nord Italia. Ma è sicuramente in Veneto e Friuli che parte. E in Venero, a Trieste cominciano anche le indagini, scaturite da alcuni controlli di routine sulle prostitute che «lavorano» in appartamenti nel centro di Trieste e Udine, attraverso annunci e inserzioni. C’era già stato un filone precedente, scoperto a Trieste a luglio e che ha lasciato elementi sui quali la Mobile triestina ha continuato a lavorare sino a portare alla luce questa nuova tranche, con addentellati anche nella nostra città.

DAI CONTROLLI sono cominciati gli approfondimenti, gli appostamenti e le intercettazioni telefoniche. Un’attività che è sfociata non solo negli arresti ma anche in una serie di sequestri di materiale: computer, carte postepay, book fotografici. Le ragazze si servivano proprio del servizio di postpay per pagare gli spazi pubblicitari sui siti gestiti dal gruppo criminale. Che si appoggiavano particolarmente su un server di Torino, tra i più noti nel campo degli annunci on-line, nei confronti del quale è in corso il sequestro.

Tutti gli arrestati, compreso bresciano, sono incensurati e si possono considerare degli insospettabili. Le loro abitazioni sono state perquisite, anche quella del bresciano che abita in città. Quest’ultima perquisizione è stata eseguita dai carabinieri di Brescia.

Eugenio Barboglio

Prostitute sul web, un arrestoultima modifica: 2009-10-18T12:00:00+02:00da sagittario290