Vigilantes contro i portoghesi

Cronaca

29 ottobre 2009, 15.10

Vigilantes contro i portoghesi

Da domenica agenti della Italpol controlleranno i passeggeri degli autobus di Udine

4755.jpgDa domenica sarà operativa la convenzione con tra la società di trasporto pubblico locale Saf e l’istituto di vigilanza Italpol che fornirà guardie con il compito di smascherare chi fa il furbo e sale a bordo degli autobus senza pagare il biglietto. La legge regionale vigente consente a operatori esterni, in quanto accertatori convenzionati allo stello livello del personale interno, la verifica dei titoli di viaggio e, in caso di irregolarità, l’accertamento dell’identità richiedendo i documenti di riconoscimento. Guardie giurate, così, saranno a vigilare per tutta la settimana sia su bus delle linee urbane, sia alle fermate. In caso di controllo esibiranno un apposito tesserino con la dicitura “Accertatore convenzionato” unitamente a un numero di riconoscimento. Il personale coinvolto in questo servizio è stato formato con appositi corsi e in avvio di convenzione sarà affiancato da personale Saf. L’istituto friulano svolge già un simile servizio in Veneto dove ha già ottenuto buoni risultati con un calo sensibile di utenti che tentavano di viaggiare gratis.

Vigilantes contro i portoghesiultima modifica: 2009-10-30T10:45:00+01:00da sagittario290

Raid alla cittadella, devastati cassa e uffici

Martedì 27 Ottobre 2009,

Ed: ROVIGO
Pagina: 8

IL CASO I ladri hanno agito nel fine settimana, ma sono rimasti a mani vuote

Raid alla cittadella, devastati cassa e uffici

Cristina Fortunati

3284.jpgRaid vandalico a scopo di furto alla cittadella socio sanitaria dell’Ulss 18 in viale Tre Martiri. Un’incursione in cui i ladri si sono accaniti maggiormente proprio perché non hanno trovato quello che cercavano. I dipendenti ieri mattina, verso le 8, si sono trovati davanti a un vero sfacelo: una cassaforte sventrata, locali danneggiati, muri presi a mazzate, porte e armadietti sfondati. Difficile capire quando i malviventi sono entrati in azione: dalle 14 di sabato alla cittadella non c’era nessuno. Verosimilmente il colpo è stato messo a segno di notte. Di sicuro ha richiesto un certo tempo. I ladri sono entrati nella palazzina C forzando una porta sul retro e hanno raggiunto la cassaforte dello sportello ticket che hanno aperto con una smerigliatrice. Dentro, a quanto pare, non c’era denaro. Dopo i furti subiti negli anni scorsi, ora l’incasso viene depositato al termine di ogni giornata dalle guardie giurate. Nella palazzina principale i malviventi hanno cercato di arrivare al bancomat praticando fori nelle pareti a colpi di mazza. Ma l’ultimo muro, “armato”, ha impedito l’accesso alla cassa. Saliti al primo piano hanno visitato, forzando le porte, una ventina di uffici amministrativi, compreso quello del direttore generale. Dalle prime ricostruzioni della polizia e della scientifica, sembra che non abbiano preso granché, limitandosi a rovistare tra le carte e ad infierire su mobili e strumentazioni. Incursione anche nelle sedi del distretto. La cassa ticket dovrebbe tornare operativa già da oggi.

Raid alla cittadella, devastati cassa e ufficiultima modifica: 2009-10-28T11:15:00+01:00da sagittario290

Banda del bancomat, nuovo colpo

Edizione AVELLINO

18/10/2009

Atripalda. I malviventi sono entrati nella sede attraverso una finestra: trafugati 25mila euro

Banda del bancomat, nuovo colpo

Scassinato il dispositivo all’interno della filiale del «Monte dei Paschi»

HE10_1708.jpgALFONSO PARZIALE Atripalda. Colpo grosso in una banca di Atripalda. Scassinato nella notte il bancomat attraverso una tecnica da professionisti. Il nuovo colpo è stato messo a segno al bancomat del Monte dei Paschi di Siena di via Appia ad Atripalda. A distanza di neanche tre mesi dall’ultimo furto, la scorsa notte la banda del bancomat è entrata nuovamente in azione svaligiando lo sportello bancario dell’istituto toscano. E il colpo ha fruttato ai malviventi un bottino davvero cospicuo. Stesso copione e stessa modalità d’azione utilizzata nel mese di luglio. I ladri, che hanno agito nella notte, sono penetrati nell’istituto bancario dopo aver forzato con un arnese da scasso una piccola vetrata che affaccia sul retro e che dà all’interno di uno degli uffici. La vetrata non è munita di nessun meccanismo di allarme ed antifurto e fu già a luglio presa di mira dai banditi. Rotto il vetro antisfondamento, i malviventi si sono così introdotti attraverso la finestra e una volta all’interno della banca hanno subito provveduto a spostare le telecamere di sorveglianza, alzandole e dirigendole verso il soffitto in modo da non correre il rischio di essere riconosciuti e ripresi durante la loro azione di scassinamento. A quel punto, sapendo di poter agire indisturbati essendo l’istituto sprovvisto di sistema d’allarme, si sono subito diretti verso il retro dello sportello bancomat. Qui, con l’uso di una piccola fiamma ossidrica, si sono messi al lavoro per tagliare lo sportello che dà accesso ai cassetti contenenti il contante e, per non far vedere all’esterno il bagliore della fiamma ossidrica, hanno spostato alcune tende vicino alle vetrate. Finito di tagliare lo sportello, i ladri si sono impadroniti dei due cassetti contenenti le banconote da 20 e da 50 euro, portando via qualcosa come 25mila euro. Il bancomat era tra l’altro pieno, in quanto era stato caricato proprio nel pomeriggio di venerdì, allo scopo di poter tranquillamente affrontare tutti i prelievi del fine settimana. Non è stata invece toccata la grande cassaforte di cui è dotata la banca. Poi con tutta tranquillità si sono dileguati nel nulla. A lanciare l’allarme solo in mattinata, intorno alle dieci, gli agenti dell’istituto di VIGILANZA PRIVATA “Rangers dell’Irpinia” nel loro abituale giro di controllo. Sull’episodio ora indagano i carabinieri della stazione di Atripalda ed il Nucleo Operativo della Compagnia di Avellino che hanno eseguito diversi sopralluoghi per repertare tracce utili alle indagini. Gli investigatori passeranno ora al vaglio anche le immagini che le telecamere interne sono state in grado di registrare e ogni altro elemento che possa costituire una buona pista investigativa per dare questa volta un’identità ai ladri che i militi presumono siano giunti in città da fuori provincia. Proprio le filiali campane del Monte dei Paschi di Siena negli ultimi mesi sono finite nel mirino di una banda specializzata nello svuotamento dei bancomat. Tutti i colpi messi a segno infatti presentano le stesse modalità d’azione. Per questo gli inquirenti sono convinti che anche dietro quest’ultimo furto ci sia la stessa mano.

Banda del bancomat, nuovo colpoultima modifica: 2009-10-19T12:00:00+02:00da sagittario290

«Colpo» in banca da tremila euro

Edizione CIRC_NORD

03/10/2009

«Colpo» in banca da tremila euro

In fuga i cinque rapinatori

HE10_2573.jpgGrumo Nevano. In cinque per una rapina in banca, con un bottino inferiore ai tremila euro. La banda di malviventi è entrata in azione ieri pomeriggio, poco prima dell’orario di chiusura della filale del Banco Napoli nella centralissima piazza Cirillo a Grumo Nevano. Uno dei malviventi, a volto scoperto è entrato nei locali dell’istituto di credito come se fosse un cliente. E non appena ha oltrepassato la porta girevole dotata di rilevatore di metalli, due complici, che invece avevano il volto coperto da passamontagna, sono piombati nell’antisala della banca, bloccando la GUARDIA GIURATA e impedendogli così di far scattare l’allarme. All’ingresso si sono piazzati gli altri due componenti della banda, a copertura dei complici. E allora il rapinatore all’interno, che si era messo addirittura in fila, si è avvicinato agli sportelli, e minacciando di morte gli impiegati si è fatto consegnare tutto quello che avevano nelle casse. Meno di tremila euro. Il malvivente allora ha minacciato di fare una strage e che non si accontentava di quella «miseria». I cassieri, se pur sotto choc, hanno detto al bandito che quella somma era il massimo che le casse aperte al pubblico potevano contenere e che per prendere altro contante bisognava effettuare una lunga procedura. Imprecando in dialetto, il malvivente si è diretto verso l’uscita dove insieme al resto della banda è salito a bordo di una Fiat Uno, che si è allontanata a tutta velocità. Sul posto i militari della locale caserma dei carabinieri, diretta dal maresciallo Antonino Bruno. I carabinieri, poco dopo la rapina, hanno sequestrato la Fiat Uno, abbandonata a qualche centinaio di metri da piazza Cirillo, dove probabilmente il quintetto dei rapinatori si è sciolto per salire a bordo di altri veicoli ”puliti” ed allontanarsi così senza problemi. Resta il mistero di come mai, un colpo così ben preparato nei minimi dettagli, ma che comunque comportava grossi rischi per la scelta della banca da rapinare situata nella piazza principale di Grumo Nevano, sia praticamente fallito per l’esiguità del bottino.

m. d c.

«Colpo» in banca da tremila euroultima modifica: 2009-10-04T12:15:00+02:00da sagittario290