14/09/2009
Sicurezza e droga: il Sert di Modena rimane dov’è
L’assembramento di persone di fronte all’attuale sede del Sert di Modena, in una zona del Centro scarsamente presidiata dai servizi di controllo, crea disagio a residenti e lavoratori: il Comune, quindi, trovi un’altra area idonea. La richiesta è stata avanzata dal gruppo PDL che invita l’amministrazione ad attivarsi per “identificare un’altra area idonea allo scopo in grado di svolgere lo stesso servizio d’assistenza senza gravare sulla precaria vivibilita’ dell’area urbana in questione, abitata, densamente frequentata da giovani e da persone in visita”. Nel caso il trasferimento non sia possibile, i consiglieri propongono “l’istituzione di una convenzione con un Istituto di vigilanza privata per un effettivo controllo dell’area in modo da allontanare coloro che, senza essere utenti del servizio, stazionano li’ vicino, suscitando sconcerto in chi ha modo di accorgersi delle loro vere intenzioni”.
Per il PDL la vigilanza privata “avrebbe benefici effetti sulla vivibilita’ dell’area, mostrerebbe attenzione al recupero sociale del disagio presente e non inciderebbe sulla normale gestione dei servizi di ordine pubblico delle Forze dell’Ordine”. Al Pdl ha risposto l’assessore comunale alle Politiche sanitarie, Francesca Maletti. “Gli utenti del Sert sono 1.387, 201 provengono da altre Ausl della regione, e il consumo di eroina, cocaina e altre sostanze a Modena non tendono a calare, ma al mio assessorato non sono arrivate segnalazioni di problemi causati dal Sert in quella zona”, spiega Maletti.