“No alle ronde? allora videosorveglianza e istituti privati”


PERUGIA

VOGLIA DI SICUREZZA

“No alle ronde? allora videosorveglianza e istituti privati”

Negli ultimi tempi sono proliferati Comitati e associazioni di cittadini pronti a scendere in campo per garantire la qualità della vita nei quartieri di appartenenza. E sono proprio i Comitati a sollecitare un piano di sicurezza alternativo alle ronde. Tra le proposte l’istallazione di impianti di videosorveglianza e vigilanza privata

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274033-comitato.jpgPerugia, 24 settembre 2009 – “Saremo disposti a mettere mano al portafoglio e ad autotassarci. E’ tanto che caldeggiamo l’installazione delle telecamere da via Martiri dei Lager a piazza del Bacio. Questione di sicurezza, che in questi ultimi anni è venuta a mancare nei nostri quartieri”. Adelio Gagliardi non ha bisogno di presentazioni. Lui, con un manipolo di volontari, ha ridato anima e speranze alla Stazione.

Il Comitato che presiede è ormai il punto di riferimento di residenti e operatori, che un giorno sì e l’altro pure, bussano alla sede dell’associazione per avere risposte e certezze. Quelle risposte che spesso le istituzioni, per mancanza di mezzi e di risorse, non sono più in grado di fornire. “Niente ronde, siamo d’accordo – prosegue Gagliardi -. Non servirebbero a niente e potrebbero risultare pericolose, se non gestite con le dovute cautele. Bene ha fatto dunque la Regione a ricorrere alla Consulta.

In alternativa alle ronde, però, che cosa propongono le istituzioni? Il fatto che negli ultimi tempi siano proliferati Comitati e associazioni di cittadini pronti a scendere in campo per garantire la qualità della vita nei quartieri di appartenenza, soprattutto di fronte alla più volte ribadita scarsità di uomini e mezzi tra le forze dell’ordine, la dice lunga sulle esigenze dei nostri territori”.

E così i residenti si attrezzano come possono. Alla Stazione gagliardi ricorda l’esperienza positiva con l’Istituto di vigilanza privata. “Insieme ai volontari del Comitato – racconta – abbiamo ripulito gran parte dell’Ottagono”. Il ‘Grande fratello’: dopo i vigilantes, ora sarà messo a punto l’altro piano: quello delle telecamere. Gli occhi elettronici vigileranno sulle sorti di via Martiri dei Lager fino alla Stazione. “Il Comune – conclude Gagliardi – ci aveva assicurato il suo sostegno. Se venisse a mancare provvederemo di tasca nostra”.

Sollecita un piano di sicurezza alternativo alle ronde anche un altro ‘big’ dei Comitati cittadini. Paolo Piccioli a capo del Comitato Pallotta parla di una sorta di manager, di un esperto di ordine pubblico che affianchi il sindaco nelle sue scelte in materia di sicurezza, viste la grandi problematiche di controllo del territorio. “Da ripetere – va avanti Piccioli – anche l’esperienza dei nonni nei parchi. Un buon deterrente contro la microcriminalità e nello stesso tempo un occhio attento nel territorio”.

Intanto, visto il vuoto istituzionale, aumenta la richiesta di vigilanza privata da parte dei cittadini. L’Istituto di Vigilanza Umbra, 150 dipendenti, ammette che anche nei giorni scorsi sono stati contattati da un gruppo di famiglie del centro per una consulenza. Problemi di spaccio e di droga. Ma a volte le guardie giurate non servono. “I nostri agenti – spiegano dall’Istituto – hanno compiti ben precisi: tutelare i beni mobili e immobili dell’utente. Non sta a loro garantire l’ordine pubblico e la sicurezza, che spetta invece alle forze istituzionali. Possiamo ottenere lo stesso scopo, ma non colmare questo gap”.

Silvia Angelici

“No alle ronde? allora videosorveglianza e istituti privati”ultima modifica: 2009-09-25T11:00:00+02:00da sagittario290