Il sogno di un negozio, poi i tre furti


MILANO

02 settembre 2009

Il sogno di un negozio, poi i tre furti

Un’apprezzatissima boutique di moda a Sulbiate è durata solo due estati: prima i debiti, poi i ladri

16768400_1.jpgNel giorno dell’inaugurazione del negozio di abbigliamento, ad Antonio D. era parso di toccare il cielo con un dito. Dopo una vita come guardia giurata, in turno la sera «perché la moglie è infermiera e così riuscivamo a seguire i due bambini», Antonio ha tentato di svoltare. Pazzo per le griffe e per la moda, ha investito il suo ’patrimonio’ e aperto un mutuo per «metter su nel mio paese un bel negozio». A Sulbiate, raccontano che quello di Antonio, l’unico negozio del paese accanto al panettiere e a sette bar, era una vera meraviglia. In pochi anni era diventato un’attrazione, capace di calamitare i patiti dello shopping della Brianza. «Gestione familiare e costi ribassati», il segreto di Antonio. Ma l’avventura è durata il tempo di due estati. Non ce l’ha fatta a ripianare i debiti: «La crisi è arrivata prima, qui non siamo nel Quadrilatero della moda. Non sbarcano i russi». Eppure Antonio era pronto a fare i salti mortali per tenersi il negozio, il sogno di una vita. «Ma non avevo fatto i conti con la sorte e con i ladri. In sei mesi, tre furti. Il primo ripianato dall’assicurazione. Poi basta. Mi sono trovato al tappeto». È tornato a fare la guardia giurata: «Devo ripagarmi i debiti», commenta con un sorriso amaro.

Paola D’Amico

Il sogno di un negozio, poi i tre furtiultima modifica: 2009-09-03T12:00:00+02:00da sagittario290