Dalle ferie al licenziamento


BOLOGNA

EMERGENZA LAVORO

‎01/set/2009‎

Dalle ferie al licenziamento
“Non scenderemo a patti”

A Zola Predosa 80 lavoratori della Disco Verde Servizi e della Full Security, appena rientrati hanno trovato la ‘sorpresa’. E ora, per protesta, alcuni di essi se ne stanno sul tetto

261213-zola.jpgHANNO occupato il tetto dell’azienda che li ha licenziati e promettono di restare là sopra fino a quando non riavranno i loro soldi e il loro posto di lavoro. Sono i dipendenti della Disco Verde Servizi Snc e Sc, e quelli della Full Security: un agglomerato di società attive nel settore della vigilanza e della sicurezza privata con sede a Zola Predosa che dà, o meglio dava, lavoro a ottanta persone.

IERI mattina un folto gruppo di vigilantes e impiegati ha iniziato un presidio davanti alla sede di via del Greto per poi, nel primo pomeriggio, aprire l’abbaino sul tetto al terzo piano della palazzina per salire sul tetto a terrazza, dando inizio a una forma di protesta e di pressione sul modello di quelle già messe in atto in altre aziende e città. Carmelo Massari, rappresentante del sindacato Tucs-Uil, spiega i motivi dello stato di agitazione: «Un gruppo di padroni spregiudicati ha creato tre scatole cinesi tutte gestite dalla medesima proprietà. Le imprese operano tutte sul territorio provinciale gestendo per conto terzi pubblici e privati i servizi di controllo e sicurezza ambientale, ecologica e di portierato — scrive il sindacalista in una nota —. Al rientro dalle ferie i lavoratori si sono trovati con quattro mesi di stipendi arretrati e le lettere di licenziamento. I locali della sede erano chiusi e non c’è neppure traccia delle tredicesime, delle quattordicesime e del trattamento di fine rapporto maturato fino ad ora. Il tutto con la spiegazione di una crisi inventata! Vogliamo l’immediata apertura di un tavolo di crisi e il ritiro dei licenziamenti indiscriminati con l’apertura dello stato di crisi per l’accesso agli ammortizzatori sociali in deroga per tutti i lavoratori».

BARTOLO Canestrato, Biaggio Bovini, Salvatore Morales, James Bandiera e altri dipendenti che hanno deciso di ricorrere a questa forma estrema di protesta e di resistenza hanno esposto sul tetto due striscioni con le scritte ‘Disco Verde s.c. Ci licenzia… ed al mutuo chi ci pensa?’ e ‘Da 4 mesi senza stipendio 80 famiglie in fallimento’. Slogan chiari che riflettono bene lo stato d’animo dei dipendenti, che mettono sotto accusa un imprenditore di 43 anni residente a Casalecchio che sarebbe irreperibile.

«DALLE carte che ho potuto analizzare finora non mi risulta il ruolo di questo imprenditore — dice Tommaso Guerini, legale incaricato di rappresentare la Disco Verde nella trattativa con sindacato e istituzioni —. Io ho avuto il mandato dal presidente della Cooperativa Disco Verde, Andrea Schiavina». Oltre ai lavoratori sono in difficoltà anche molti dei circa 800 clienti dell’impresa di sicurezza: aziende, commercianti, imprese di servizi che da un giorno all’altro si trovano senza il controllo degli accessi, o il piantonamento, la ronda notturna, il pronto intervento allarme: tutte funzioni svolte dalla società di Zola.

I DIPENDENTI, che raccontano di uno stato di difficoltà iniziato alcuni mesi fa con il continuo rinvio del pagamento degli stipendi o con l’anticipo di piccole parti, qualche volta affidato ad assegni scoperti, ora dichiarano di volere ‘stanare’ i responsabili: «Staremo qui fino a quando le cose non saranno chiarite. Siamo stati presi in giro per troppo tempo. Ora basta! Vogliamo i nostri soldi e il nostro lavoro. Perché di lavoro ce n’è tanto. L’assurdo è proprio questo: fallire con troppo lavoro!». A fronte di una cifra ventilata di debiti per circa un milione di euro, il dottor Guerini spiega che con ogni probabilità si tratta di una cifra decisamente inferiore: «Al tavolo della trattativa faremo il massimo nell’interesse dell’azienda e dei lavoratori. C’è stato un evidente problema di comunicazione con i dipendenti. Ma questo è un effetto della crisi, perché insieme a debiti di poco superiori ai 100mila euro la cooperativa vanta anche consistenti crediti per 3-400 mila euro».

Dalle ferie al licenziamentoultima modifica: 2009-09-02T10:00:00+02:00da sagittario290