Puglia
01 Settembre 2009
5 lavoratori disperati sul tetto dell’Amiu a Trani
TRANI – È un tetto che scotta quello della sede dell’Amiu, in via Barletta. Rovente non soltanto per il caldo, ma soprattutto per l’ormai drammatica vicenda lavorativa di otto persone che, da oggi, sono di fatto senza lavoro. Sono le guardie giurate per le quali alla mezzanotte di ieri è scaduto il rapporto di lavoro con la Vegapol di Canosa per la vigilanza della sede e della discarica della ex municipalizzata tranese.
Questo perché l’appalto è a sua volta in scadenza e la società subentrante (in questo momento si ha notizia della Tarricone di Modugno, a trattativa privata) potrebbe anche non avvalersi di questi otto vigilantes che, quindi, temono fortemente di restare disoccupati. Da qui la loro plateale protesta (ieri pomeriggio erano in cinque sul tetto della palazzina d’ingresso dell’ex municipalizzata dei rifiuti urbani, mentre gli altri tre erano ancora in servizio), che andrà avanti in questa e forse anche in altre forme più estreme fino a quando non intervengano atti formali che rappresentino una soluzione concreta al problema.
Fino a ieri, nessun amministratore e/o dirigente dell’Amiu si è recato sul posto per parlare con i manifestanti o, almeno, con il loro rappresentante sindacale, Giovanni D’Alò, della Cgil. Nella zona, invece, si sono presentati sia i carabinieri che la polizia, constatando un clima per ora assolutamente tranquillo.
«Ci sono solo garanzie verbali da parte dell’Amiu e dell’azienda subentrante – riferisce D’Alò -, ma non atti concreti. L’impressione che se ne ricava è che si stia trattando queste persone come dei numeri. Si sapeva da tempo che il bando di gara sarebbe scaduto, noi avevamo già manifestato il nostro allarme per la vicenda, ma la questione non è stato affrontata in tempi celeri per assicurare la continuità del lavoro a queste persone. A questo punto ognuno si assumerà le proprie responsabilità».