Vigilante ucciso, ricoverati nello stesso ospedale…

(05 agosto 2009)

Vigilante ucciso, ricoverati nello stesso ospedale guardia ferita e omicida

Sono entrambi ricoverati al Loreto Mare il collega del vigilante ucciso e il presunto assassino. L’uomo, ritenuto vicino al clan Contini, è stato arrestato ieri poche ore dopo la sparatoria a piazza Mercato. Secondo la ricostruzione due banditi a volto coperto hanno intimato alle guardie di consegnare le loro pistole. Gli agenti hanno resistito e i rapinatori hanno aperto il fuoco uccidendo Gaetano Montanino di 45 anni

di Irene De Arcangelis

jpg_1688235.jpgQUATTORDICI colpi di pistola. Otto hanno ammazzato sul colpo un vigilante, altri sei hanno ferito gravemente il suo collega. È selvaggia ed eccessiva la reazione dei rapinatori. Che puntano le armi contro le due guardie giurate solo perché vogliono le loro pistole di ordinanza. Il loro compito è contribuire al riarmo del clan in ascesa.

Hanno riconquistato piazza del Carmine, l´attacco è feroce, e a terra senza vita resta un uomo in divisa che sta facendo il suo lavoro. Il compagno finisce in ospedale, proprio dove poco dopo arriva uno dei banditi pure ferito nel conflitto a fuoco. Subito arrestato. Il suo nome e i suoi precedenti offrono agli investigatori un nuovo elemento nell´analisi degli equilibri criminali. Ora è il clan Contini ad occupare parte del centro di Napoli. Un conflitto a fuoco in cui banditi e vittime hanno sparato un totale di ventinove proiettili.

Quindici partiti dall´arma del vigilante ucciso. Otto colpi, invece, per ammazzare Gaetano Montanino, quarantacinquenne guardia giurata in servizio all´istituto “La Vigilante”. In pratica massacrato. Si salverà invece il suo collega venticinquenne Fabio De Rosa, colpito al petto, a un gomito, all´anca, a un ginocchio, a un piede, a un braccio. Non si può purtroppo dire che è la prima volta che la criminalità spara contro la vigilanza privata per prendere le armi. 18 gennaio scorso, non molto tempo fa. Ai Tribunali, mentre sorveglia alcuni istituti di credito, viene ammazzato Umberto Concilio nel giorno del suo ventottesimo compleanno. Concilio reagisce a una rapina, viene colpito da numerosi colpi di pistola.

È anche lui in servizio per “La Vigilante”, l´istituto per cui fino a ieri lavorava anche Montanino. È intanto partita la caccia all´uomo, si cerca il complice del bandito che, ferito dai colpi di pistola sparati dai due vigilanti aggrediti, è stato scaricato davanti al Loreto Mare presumibilmente dal suo compagno poi sparito nel nulla. Ore due, in piazza Mercato davanti a un negozio di giocattoli. Montanino e De Rosa sono a bordo dell´auto dell´istituto per cui lavorano, stanno facendo l´abituale giro di controllo delle attività commerciali. Tutto sembra in ordine, la zona del Carmine è pressoché deserta. I banditi arrivano in due, puntano le pistole contro le guardie giurate – che hanno invece le loro semiautomatiche 9 per 21 nella fondina – intimano la consegna delle armi.

I vigilanti reagiscono, scoppia il conflitto a fuoco ma i malviventi sono più veloci. Otto colpi contro Montanino, che muore in pochi istanti accasciandosi sul sedile lato guida. Ferito anche De Rosa, ma è più fortunato, i sei proiettili che lo raggiungono non ledono parti vitali. Era in parte coperto dal corpo del collega. Le guardie giurate hanno però avuto il tempo di sparare, ferire Davide Cella, ventisettenne dalla vita già bruciata. A diciannove anni partecipava ai summit di camorra. Venne sorpreso durante una riunione dell´Alleanza di Secondigliano dove furono trovate armi e bombe a mano. Poi scarcerato dal Riesame. In seguito sentinella dei boss. Il suo complice lo aiuta, lo soccorre, lo porta davanti al pronto soccorso dell´ospedale e lo lascia a terra. De Rosa, invece, aspetterà accanto al corpo senza vita del suo compagno l´arrivo di una ambulanza chiamata dalla centrale operativa dell´istituto avvertito via radio. Si salverà.

È lui a ricostruire la dinamica dei fatti alla polizia della squadra mobile che, arrivata in ospedale, trova il ferito ma anche uno dei due assassini. Cella è lì, viene fermato e piantonato per omicidio, tentato omicidio, rapina e porto abusivo di pistola.

Vigilante ucciso, ricoverati nello stesso ospedale…ultima modifica: 2009-08-06T11:30:00+02:00da sagittario290