Meno reati, il pugno duro funziona


PERUGIA

ALLARME SICUREZZA

Meno reati, il pugno duro funziona
Calano scippi, furti e truffe

Il cerchio si è stretto davvero. Il carcere di Capanne scoppia di detenuti, tutte le forze dell’ordine fanno il massimo e qualche volta anche di più, aumentano arresti e denunce. E calano i reati, più che nel resto d’Italia. Perugia cerca di uscire dalla morsa del crimine e in parte ci sta riuscendo

1085-carabinieri.jpgPerugia, 4 agosto 2009 – Il cerchio si è stretto davvero. Il carcere di Capanne scoppia di detenuti, tutte le forze dell’ordine fanno il massimo e qualche volta anche di più, aumentano arresti e denunce. E calano i reati, più che nel resto d’Italia. Perugia cerca di uscire dalla morsa del crimine e in parte ci sta riuscendo: nel territorio provinciale, i reati sono calati dell’8,8% nel raffronto tra lo scorso anno e il 2007, dove invece era stata registrata un’escalation nel 5%. C’è dunque l’effetto ‘giro di vite’ e si fa sentire in maniera più intensa rispetto a quanto accade a livello nazionale, dove la riduzione dei delitti si ferma all’8,1%.

Durante l’ultimo anno, a Perugia sono stati commessi 25.793 reati, ovvero 3.945 atti contro la legge ogni centomila abitanti. Un dato che piazza il capoluogo e la sua provincia nella parte medio-alta della classifica nazionale, ma che è nettamente inferiore a quello registrato nel 2007: lì i reati furono 28.057. In dodici mesi, dicono le statistiche del Viminale, c’è stato dunque un calo di 2.264 episodi criminosi. Scendono tutti i parametri presi in esame dal dossier, elaborato ieri dal ‘Sole 24 Ore’. In netto calo i borseggi: sono stati 1.145, 175 ogni 100mila abitanti, con una riduzione effettiva del 36,4% contro il 22,9% a livello nazionale.

Anche gli scippi, fenomeno che peraltro a Perugia non è tra quelli che destano allarmi da codice rosso, si fermano a 107, 16 ogni centomila abitanti con un taglio del 20,1% rispetto al 18,6% segnalato a livello nazionale. Il dato è ancora più significativo se si pensa che in Umbria c’è una forte presenza di anziani, ovvero la categoria a maggior rischio di ‘strappate’.

Il capitolo furti riserva qualche sorpresa. E a farne le spese sono le auto: 607 le macchine rubate nel 2008, l’11,3 per cento in meno rispetto all’anno precedente. Ma il calo registrato a Perugia è inferiore a quello nazionale, che si attesta al 16,6%. Evidentemente qualche banda specializzata nel settore si è spostata da queste parti. Va meglio negli appartamenti, anche se sono state 1.817 le case ‘visitate’ dai ladri nel corso dell’ultimo anno. A subire furti in casa 278 perugini ogni centomila, con una diminuzione percentuale del 13,9% (9,8% in Italia).

Scendono anche le rapine: 206 gli assalti a banche, negozi, uffici postali con un calo del 13,8 a fronte del dato nazionale di meno 10,9. In questo caso, però, pesa l’incremento della vigilanza privata che sorveglia soprattutto gli istituti di credito e fa da forte deterrente nei confronti dei banditi. Hanno sfiorato i mille casi le truffe e le frodi informatiche: dopo la forte ascesa registrata nel 2007, i reati commessi da ‘furbetti’ e disonesti sono diminuiti del 26,1%, grazie anche al forte contrasto di strutture specializzate come la polizia postale. Cinque, infine, gli omicidi volontari. I quasi 26mila reati registrati in Umbria dal Viminale dicono che questa terra non è più l’isola felice. Ma una bella ‘ripulita’ c’è comunque stata.

Meno reati, il pugno duro funzionaultima modifica: 2009-08-05T11:00:00+02:00da sagittario290