Maria Vittoria, dimesso con una vertebra rotta


CRONACA

21/08/2009 – SANITA’ SOTTO ACCUSA

Maria Vittoria, dimesso con una vertebra rotta

La denuncia di un paziente che era caduto dalle scale

MARCO ACCOSSATO

TORINO

maria_vittoria_g.jpgE’ accaduto di nuovo. Dopo i casi di fratture non viste nei mesi scorsi al pronto soccorso del Maria Vittoria, un altro sospetto coinvolge l’ospedale di corso Tassoni. A rivolgersi a un avvocato annunciando querele, stavolta, è una guardia giurata, Auxilium Raso, 22 anni, caduta l’8 luglio scorso dalle scale dell’agenzia Bnl di corso Svizzera dove prestava servizio di sorveglianza. L’uomo è stato soccorso dal «118», trasportato all’ospedale più vicino, e dimesso dopo un’ora e mezzo con un referto inequivocabile: nessuna frattura, tre giorni di prognosi. Ma il dolore era insopportabile, e quando il giorno successivo si è recato all’Inail per la pratica di infortunio è stato visitato e sottoposto a una nuova radiografia: «Il medico di turno – racconta Raso – si è stupito molto nel vedermi così dolorante camminare storto, e mi ha prenotato una nuovo esame urgente in via Osasco». La lastra ha dato tutt’altro responso: frattura vertebrale. Prognosi? Un mese e venti giorni, per ora, «ma mi hanno preannunciato che sarà probabilmente prorogata».

Copione che si ripete. Ai primi di maggio un volontario della Croce Verde, Francesco Daniele, 65 anni, rimase coinvolto in un incidente stradale mentre era al volante di un’ambulanza del 118: fu visitato e dimesso malgrado avesse quattro costole e una scapola rotta. I medici del Maria Vittoria si difesero dicendo che «non sempre le fratture alle coste si vedono immediatamente», ma al paziente non venne spiegato e questo non spiegava comunque il fatto che neppure la frattura della scapola fosse stata vista.

La Stampa rese pubblico il caso e altre segnalazioni arrivarono: una professoressa con un dito rotto venne visitata e dimessa senza essere sottoposta a radiografia. Un’altra paziente, Cristina Di Matteo, denunciò di essere andata in ospedale con tre costole rotte: anche in questo caso al Maria Vittoria non emerse nulla. Ultima vicenda – finita poi nel mirino del Nas – è quella della segretaria di uno studio medico che, all’improvviso, perse coscienza mentre era al lavoro. Nausea, vomito, capogiri. La trasportarono al pronto soccorso del Maria Vittoria, da dove la dimisero con diagnosi di «Ansia». Ma la donna continuava a stare male, chiese aiuto in un altro ospedale, e si scoprì una massa che premeva sul cervello, un tumore: astrocitoma di secondo livello, cancro benigno che può diventare maligno.

Nuove ombre, adesso, tornano sull’ospedale. «Mi risulta che sul foglio del 118 chi mi ha soccorso ha scritto “Sospetto frattura vertebrale”. Infatti, mentre mi mettevano sulla barella a cucchiaio, continuavano a ripetere di non muovermi, di non forzare la schiena. Al Maria Vittoria, quando l’ortopedico ha letto che dalla radiografia non si vedevano segni di frattura, mi ha fatto alzare dalla barella per sedermi alla scrivania».

Auxilium Raso si è rivolto all’avvocato Lentini: «All’Inail mi hanno spiegato che quanto è successo potrebbe aver complicato la situazione: mi hanno già fissato una visita di controllo dall’ortopedico».

Maria Vittoria, dimesso con una vertebra rottaultima modifica: 2009-08-22T11:45:00+02:00da sagittario290