Interporto, farsa continua: 10 vigilantes licenziati.

ECONOMIA E TERRITORIO

venerdì 28 agosto 2009

Interporto, farsa continua: 10 vigilantes licenziati. La Uil: incompetenti e senza progetti

Esito negativo in Regione dopo l’accordo-macchietta sottoscritto da Colamonici, Crisci e Farinari 20 giorni fa. Il sindacato annuncia lo sciopero, la società di Barletta corre ai ripari convocando i lavoratori

debiasio%20farina%20colamonici(1).jpgCASERTA – “Dopo l’accordo-farsa sottoscritto il 7 agosto scorso in prefettura e da noi immediatamente disconosciuto, l’incontro in Regione ha evidenziato ancora una volta l’assenza di disponibilità e di progetti organizzativi e gestionali dell’Interporto Sud Europa. Daremo corso immediato allo stato di agitazione e a tutte le procedure per denunciare in ogni sede il comportamento discriminatorio nei confronti di una parte dei lavoratori, sulle cui spalle viene scaricata l’incompetenza manageriale, responsabile dello stato di declino dell’area a suo tempo presentata come un’occasione di sviluppo dell’intera provincia”. Nulla di fatto, stamattina in Regione. Questo il commento di Giuseppe Silvestro, componente della segreteria Regionale della UILTuCS-Uil all’esito negativo dell’incontro svoltosi presso la Giunta Regionale della Campania, innanzi alla dottoressa Adriana Di Lullo.

L’esame congiunto, svoltosi a Napoli ai sensi e per gli effetti dell’art. 4 della legge nr. 223/91, ha visto presenti, oltre alla dottoressa Di Lullo, l’amministratore delegato dell’Interporto Sud Europa spa, Antonio Campolattano, assistito dall’avvocato Giuseppe Sottile e l’organizzazione sindacale UILTuCS-UIL, rappresentata dal segretario regionale  Giuseppe Silvestro, dal coordinatore provinciale Alessandro Tartaglione e dalle RSA, Gennaro Briganti e Stefano Farina.

L’azienda ha confermato i licenziamenti e la proposta di contratti individuali part-time, invece degli attuali full-time. La UILTuCS-UIL ha ritenuto insussistente il preteso esubero evidenziando che risultano attualmente assunti 7 lavoratori con contratto a tempo determinato, con scadenza a novembre, che svolgono mansioni similari e compatibili con quelle svolte dalle 10 unità destinatarie dei licenziamenti, inquadrati con contratto part-time a 120 ore mensili, i quali svolgono mediamente, invece, 168 ore mensili”.

Una denuncia forte e chiara, quella della Uil, che attacca frontalmente il Gruppo Barletta, riferendo di lavoratori sottoposti a turni orari superiori a quelli previsti dal contratto. Se non è illegalità questa…!

“Una situazione insostenibile e dalla quale – prosegue Silvestro – è facile comprendere la pretestuosità dell’esubero di personale anche oggi perseguito. Una situazione che denunciamo con forza. Con questo illegittimo comportamento, peraltro, l’azienda non riesce nemmeno ad assolvere ai turni per la sicurezza e il controllo dell’area con guardie armate”.

“Un’evidente e strutturale difficoltà organizzativa – afferma il coordinatore provinciale UILTuCS-UIL, Tartaglione – che non consente nemmeno il corretto svolgimento dei riposi giornalieri previsti dalla legge e dal contratto. Ciò rende chiaro come l’Ise abbia strumentalizzato il dramma di ex lavoratori per cercare di ottenere una riduzione di ore in un’azienda che ha comunque, invece, bisogno di assumere: questo sarebbe lo sbocco naturale delle esigenze fin qui rappresentate. E invece sono state poste in atto azioni svolte per assolvere unicamente impegni politici sempre disattesi (il riferimento di Tartaglione è chiaramente diretto alle manfrine tra Comune di Maddaloni e alcuni sindacati, come abbiamo raccontato nei mesi scorsi). Fatti e circostanze che, oltre che generare lo stato di agitazione e una stagione di vertenze, ci vedranno impegnati a denunciare in ogni sede il comportamento antisindacale dell’azienda. Il nostro auspicio è che la questione possa tornare ad essere oggetto di un tavolo in prefettura, per far emergere la verità dei fatti  nell’Ufficio Territoriale del Governo che ha sempre salvaguardato i diritti dei lavoratori”.

Intanto, nell’area intermodale, mentre scriviamo, dagli uffici dell’Ise sono partite informali convocazioni singole dei lavoratori. Una maniera inusuale e francamente fuori di ogni logica imprenditoriale che si rispetti, che può apparire foriera di intenti clientelari. Un modo di cercare di correre ai ripari, il cui esito conosceremo nelle prossime ore e giornate, che fa oggi da pratico e modestissimo contraltare a quanto l’Ise propugna e afferma nel suo sito web, vera palestra di propositi e intenti degni di un grande gruppo imprenditoriale.

g.g.

Interporto, farsa continua: 10 vigilantes licenziati.ultima modifica: 2009-08-29T11:00:00+02:00da sagittario290