Il vigilante ucciso davanti a dieci ragazzini

06/08/2009

Il vigilante ucciso davanti a dieci ragazzini

Piazza Mercato, il raid ripreso dalle telecamere: i minorenni fuggiti dopo la sparatoria. Identificato un altro killer

HE10_629.jpgLEANDRO DEL GAUDIO C’erano dieci ragazzi a pochi metri dalla Fiat Cinquecento in cui è stato trucidato Gaetano Montanino. C’erano dieci persone, quasi tutti minorenni, lì a due passi dal luogo della sparatoria, al termine della quale è stato ammazzato il VIGILANTE di 45 anni. Piazza Mercato, dieci minuti alle due di notte, tanti potenziali testimoni per l’ultimo omicidio consumato in città. Un delitto registrato in presa diretta da un servizio di videocontrollo della zona, che mostra ancora una volta uno spaccato di violenza e omertà. Ecco in sintesi le immagini salienti del video-choc sull’assassinio del metronotte, dopo un assalto armato consumato in pieno centro, a pochi passi dalla basilica del Carmine. Piazza Mercato, martedì ore 1,50, la scena è questa: ragazzi che parlano a pochi minuti dal marciapiede, c’è chi è seduto a due passi dal muro, chi fuma una sigaretta in compagnia di amici. Sono loro i primi a capire cosa sta per accadere, a giudicare dalle reazioni istintive, isteriche che vengono riprese dalla telecamera: i dieci giovani notano arrivare in piazza Mercato due scooter con quattro persone in sella. Tutti e quattro hanno il casco, brutto segno per chi è pratico di zone blindate e codici di sopravvivenza. Le due moto affiancano la Cinquecento e il resto è cronaca nera già scritta: «Dateci la pistola», poi la reazione di Montanino, venti proiettili esplosi nel tiro incrociato. Resta ucciso Montanino, ferito il suo collega Fabio De Rosa (25 anni), ma anche uno dei presunti rapinatori e assassini, vale a dire il pregiudicato 28enne Davide Cella, che questa mattina (difeso dal penalista Giacomo Mungiello) sarà ascoltato dal gip in ospedale per la convalida del fermo. Video, ma anche indagini sul territorio condotte dalla Mobile del vicequestore Vittorio Pisani, dagli uomini della omicidi di Pietro Morelli. Dopo l’arresto di Cella, c’è l’identificazione del complice: è un 19enne ritenuto orbitante nel clan Contini. Gli inquirenti hanno nome e cognome e ora – grazie al video acquisito agli atti – sanno anche che ruolo ha assunto nel corso della sparatoria di martedì notte. Gli danno la caccia, forti di un riconoscimento diretto acquisito a verbale. Intanto, lo scenario investigativo si fa più complesso: i quattro criminali che hanno ucciso Montanino e ferito il collega fanno parte di una gang specializzata in rapine fulminee. Agiscono rafforzati dall’appartenenza al clan Contini e in questo periodo puntavano a presidiare un territorio fino a poche settimane fa governato dai Sarno e prima ancora dai Mazzarella. Rapinee fulminee, spesso sanguinarie e impunite, consumate senza scrupoli davanti a decine di potenziali testimoni. Ad Ottaviano, oggi è il giorno del dolore: alle 9,30 la salma di Montanino arriverà nella chiesa di Chiesa di S. Michele Arcangelo, alle 11 saranno celebrati i funerali.

Il vigilante ucciso davanti a dieci ragazziniultima modifica: 2009-08-07T11:45:00+02:00da sagittario290