Giù dal Colosseo i sei « gladiatori»


ROMA

18 agosto 2009

LA PROTESTA DELLE GUARDIE GIURATE A ROMA

Giù dal Colosseo i sei « gladiatori»,
convinti dalla riunione in Prefettura

Decisivo intervento dei sindacati che sono saliti sul terzo anello dopo l’incontro durato sei ore

GIURATE--180x140.jpgSono scesi del Colosseo i sei vigilantes dell’Istituto di vigilanza Urbe (Ivu) che da 4 giorni protestavano contro la privatizzazione del loro istituto di vigilanza, considerata svantaggiosa. I «gladiatori», come sono stati soprannominati, hanno lasciato il terzo anello poco dopo le 21, salutati dagli applausi e dagli evviva dei colleghi al termine di una lunga trattativa con sindacati e istituzioni. Saliti su due ambulanze, hanno raggiunto, nell’ospedale San Giovanni, Giorgio, il loro collega che era sceso dal monumento simbolo di Roma questa mattina come segno di buona volontà per la trattativa aperta con le istituzioni. La decisione di mettere fine alla battaglia è arrivata al termina di una riunione in Prefettura durata sei ore cui hanno partecipato i rappresentanti sindacali delle guardie giurate e le istituzioni locali. I lavoratori hanno ottenuto infatti l’impegno di convocare un nuovo tavolo con il governo, e in particolare con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta. «Abbiamo già avuto – spiega Angelo Solfizi, rappresentante Ugl – un incontro con Letta il 23 marzo. Ora dobbiamo ricominciare da lì».

LA SVOLTA DOPO L’INCONTRO IN PREFETTURA – Da venerdì scorso i vigilantes asserragliati sul Colosseo per protestare contro la ristrutturazione della Ancr-Urbe Roma, l’azienda che nella trasformazione da ente pubblico a ditta privata avrebbe provocato il licenziamento di 300 guardie giurate. La decisione di scendere giù è giunta durante una lunga trattativa tra i manifestanti e le istituzioni: una discussione iniziata al mattino e che si si è protratta fino a tarda serata con l’arrivo al Colosseo di Mauro Cutrufo, braccio destro del Gianni Alemanno che, non presente in città, ha comunque ha parlato al telefono con i manifestanti. Il vicesindaco è salito fino al terzo anello per convincere le sei guardie giurate a scendere dal Colosseo. «La prossima settimana – ha sottolineato il vicesindaco di Roma, Mauro Cutrufo – ci riuniremo nuovamente attorno a un tavolo in Prefettura con rappresentanti di palazzo Chigi per far chiarezza finalmente sulla loro vicenda».

GIURATEE--140x180.jpgIL NODO DEL CONTRATTO – Una delegazione di sindacalisti Rdb aveva raggiunto i vigilantes al terzo anello del monumento per comunicare loro gli esiti di un tavolo interistituzionale che si è tenuto per tutto il giorno in Prefettura. Dal vertice è emersa una linea condivisa da tutti i presenti: sarà la Presidenza del consiglio a dover dirimere i nodi più discussi di una complessa vicenda di privatizzazione culminata il 9 luglio scorso con un accordo firmato da tutte le sigle sindacali. Secondo l’accordo i dipendenti dell’ente morale pubblico dell’Associazione nazionale combattenti e reduci (Ancr) possono essere assunti dal nuovo ente privato ‘Vigilanza Urbe Spà, e già oltre 600 guardie sulle 900 coinvolte nella vicenda hanno sottoscritto il contratto. Ma per i rimanenti 300 quel contratto è un capestro: «Guadagnavamo circa 1.100 euro al mese – ha spiegato uno di loro – andremmo a perdere circa 200 euro ad ogni busta paga, senza contare i giorni liberi retribuiti in meno, le ore di straordinario gratuito, e l’azzeramento degli scatti. Inoltre il contratto rimarrà immutato per un massimo di due anni, sebbene a tempo indeterminato». Dal punto di vista previdenziale, poi, il nuovo contratto prevede l’ iscrizione «all’Inps e non al più vantaggioso Inpdap che ci spettava in quanto dipendenti di un ente pubblico».

IL PRIMO A SCENDERE – In mattinata, per i continui malori e per dare un segno di distensione, era sceso il primo dei sette «gladiatori», Giorgio Gori, 52 anni, che ha riabbracciato i familiari ai piedi dell’Anfiteatro Flavio prima di essere portato in ospedale per controlli medici. L’uomo, infatti, più volte aveva accusato problemi respiratori nei giorni della protesta sul Colosseo. Nel pomeriggio di domenica, Gori è stato protagonista anche di un fuoriprogramma romantico. Sabato, il giorno di Ferragosto, cadeva il suo anniversario di matrimonio e così ha calato una rosa rossa alla moglie che lo attendeva ai piedi del gigante di pietra

GLADIAT--190x130.jpgINCHIESTE DELLA MAGISTRATURA – La trattativa è stata difficile perchè i sindacati di base hanno contestato la gestione di una ristrutturazione aziendale sulla quale sono aperte due inchieste della magistratura. Alla base della protesta, infatti, il mutato assetto societario dell’Ancr-Urbe Roma, passata da ente morale a società privata. Una decisione che prelude a licenziamenti e condizioni contrattuali meno vantaggiose delle attuali (circa 200 euro in meno in busta paga). Finora 600 dei 900 vecchi dipendenti hanno firmato il contratto con il nuovo istituto privatizzato. A cercare di risolvere la situazione, lunedì era intervenuto anche il Comune di Roma con un incontro giudicato «un fallimento».

Giù dal Colosseo i sei « gladiatori»ultima modifica: 2009-08-19T12:00:00+02:00da sagittario290