09/08/2009 – PARMA
“Così ho scoperto il ‘pirata’ di viale Rustici”
di Pierluigi Dallapina
A causa della vista annebbiata dall’alcol, in pochi metri è riuscito a collezionare una lunga serie di reati. Prima ha investito un ciclista in viale Rustici mandandolo all’ospedale, e poi ha proseguito la sua folle corsa in auto senza prestare soccorso al ferito. Senza contare gli insulti ai poliziotti che gli sono piombati in casa, in piena notte, per costringerlo a sottoporsi al test dell’etilometro. Ma il giovane alla guida dell’auto pirata sarebbe riuscito a farla franca se non fosse stato «intercettato» da una guardia giurata che lo ha inseguito fino a casa, mettendo le forze dell’ordine sulle sue tracce.
«L’altra sera verso le 2.20 mi trovavo alla guida dell’auto di servizio in viale Rustici, poco prima della rotatoria con viale San Martino – racconta il vigilante, che preferisce restare anonimo – quando dietro di me ho sentito un forte rumore, e poi ho visto un’auto che mi stava piombando addosso a fari spenti, tanto che mi sono spostato sulla destra della carreggiata per lasciarla passare». Alla guida dell’auto, una Punto di colore scuro, c’era un giovane di 25 anni, che ha centrato in pieno un ciclista diretto verso ponte Dattaro. Dopo essere stato tamponato, l’uomo, 50 anni, è rotolato sull’auto e poi è finito a terra con il bacino fratturato e almeno 30 giorni di prognosi. Il ciclista è stato trasportato al Maggiore. «Quando ho visto l’auto che mi superava – aggiunge la guardia giurata – ho notato che aveva lo specchietto laterale destro penzoloni e la fiancata rovinata. C’erano graffi di colore chiaro, probabilmente conseguenza dello scontro con la bici. Anche il parabrezza e il paraurti anteriore erano danneggiati».
A quel punto il vigilante, in servizio per sorvegliare le sedi universitarie, ha deciso di pedinare la Punto scura. «Dopo avermi superato – ricorda – l’auto procedeva lungo viale Rustici a zig zag. Più volte ha invaso la carreggiata opposta e avrà fatto circa i 90 chilometri orari». L’inseguimento del 25enne però è durato poco, in quanto il giovane è riuscito a raggiungere il cortile di casa, nel quartiere Montanara. «Sono riuscito a seguirlo fino a casa – spiega la guardia giurata – ed è stato in quel momento che ho chiamato la polizia». Nel frattempo il vigilante ha fatto retromarcia dirigendosi in viale Rustici, per prestare soccorso al ferito. «In attesa dell’arrivo dell’ambulanza – dice – ho parlato con l’uomo investito. Il ciclista era a terra e lamentava un fortissimo dolore alle gambe. Diceva di non riuscire a camminare. La bici, invece, era qualche metro più avanti, senza pedali e con le ruote piegate a causa dello scontro».
Una volta arrivati a casa del giovane, gli agenti della squadra volanti hanno dovuto fare i conti con il 25enne, che non aveva alcuna intenzione di sottoporsi all’etilotest. In un primo momento, alla vista degli agenti, l’automobilista ha accettato di sottoporsi al test, salvo poi cercare di fuggire a piedi pur di non farsi misurare il tasso alcolico nel sangue. Una volta riacciuffato dai poliziotti il ragazzo ha iniziato a dimenarsi, ma dopo una breve resistenza ha accettato di recarsi nella sede della polizia stradale per soffiare dentro l’etilometro. Il risultato del test non ha lasciato dubbi: il 25enne era alla guida con un tasso alcolemico di 2,10 grammi per litro, quando il limite fissato per legge è di 0,5. Il giovane è ora indagato per omissione di soccorso, guida in stato di ebbrezza e resistenza a pubblico ufficiale. In base alle nuove norme del codice della strada la multa sarà aumentata di un terzo in quanto il reato è stato commesso fra le 22 e le 7, e la sospensione della patente rischia di andare dai due ai quattro anni, in quanto il mezzo era intestato a uno dei genitori.