Casse continue nel mirino

CRONACA

01/08/2009 – FURTI

Casse continue nel mirino

Stessa impostazione con i codici
e le chiavi, per i tre colpi analoghi realizzati a Torino e Pinerolo

MASSIMO NUMA

TORINO

furgone_portavalori01g.jpgMa che succede alla Mondialpol? Tre colpi in sequenza alle casse continue di tre punti commerciali di Pinerolo, due andati a segno (Carrefour e Famila), uno, quello tentato al Penny, no. Sei giorni fa. E tutti nascosti da un singolare e incomprensibile riserbo. Fallito, l’ultimo, solo perché deve essere accaduto un banale imprevisto, che ha disturbato questi ladri molto strani e anche troppo abili: avevano le combinazioni delle casseforti (decise poche ore prima e solo in mano alle aziende e all’istituto di vigilanza) e pure le chiavi. In un minuto e mezzo si sono impadroniti di 50 mila euro e non si sa ancora, alla fine, a quanto ammonta complessivamente il bottino.

Da Pinerolo a Torino. Qualcuno – anche tra le forze dell’ordine – ha tentato di nascondere quanto accaduto ma si sa solo che, circa tre settimane fa, in via Bibiana, tre uomini armati di fucili a pompa si sono avvicinati a un vecchio blindo della Mondialpol, quelli che girano stancamente da un punto all’altro della città, con i motori allo stremo, che marcano milioni di chilometri, ormai cadenti e rugginosi, con l’aria condizionata che non funziona e gli impianti radio d’anteguerra. Gli agenti stavano caricando i bancomat della zona ed erano fermi davanti alle vetrine dell’agenzia San Paolo Intesa. Un uomo ha bussato allo sportello del passeggero, chiedendo all’autista di aprire. Ma il coraggioso vigilantes, mille euro di stipendio al mese e gli straordinari tagliati d’autorità, ha innescato la prima e s’è allontanato. Il bandito, a volto scoperto, ha esploso un colpo di fucile contro i vetri blindati che, per fortuna hanno tenuto. Le guardie hanno avuto appena il tempo di osservare gli armati, erano in tre, allontanarsi a piedi verso corso Grosseto. Hanno dato l’allarme. Non si sa neppure se ci sono state indagini o no. Eppure, i danni provocati ai cristalli blindati mette i brividi. Sono rimasti integri pochi millimetri. Quel proiettile poteva colpire a morte l’autista.

Dunque, ci sono gli eroi e i ladri. I due estremi di un disagio che rischia ormai di diventare esplosivo. «Abbiamo detto alla Mondialpol – spiega seccato un manager della grande distribuzione – che, nel loro sistema di sicurezza, c’è una falla. Una grossa falla. E che bisognerebbe rimediare subito. E’ in gioco la loro credibilità. Non la nostra». Quante casse continue sono state svuotate, con il sistema chiavi-combinazioni, da gennaio ad oggi? Niente dati ufficiali, ma potrebbero essere già essere una ventina, i colpi. I più facili e meno rischiosi del mondo. Con le assicurazioni ormai stanche di rifondere i soldi e ormai prossime a rifiutare i rimborsi. E chi ha il compito istituzionale di controllare le preziose e ambite licenze degli istituti di vigilanza non ha mai ravvisato, durante i controlli di routine, alcuna irregolarità. Forse sarebbe ora di approfondire.

Tra il 2007 e il 2009, sono stati presi di mira il Famila di via Carso a Torino e di San Mauro. Poi i market del circuito Ld, in corso Potenza, via Urbino e via Bibiana. Con un bottino che oscilla tra i 20 e i 47 mila euro. E sempre con le chiavi e i codici. E in via Livorno, nel 2006, falso assalto a un furgone, sparì 1 milione di euro. La polizia arrestò – dopo – cinque guardie giurate della Mondialpol.

Casse continue nel mirinoultima modifica: 2009-08-02T11:45:00+02:00da sagittario290