Paura in banca, presi in ostaggio…

(30 luglio 2009)

Santa Marinella: avevano le armi spianate, alla fine si sono arresi

Paura in banca, presi in ostaggio
e poi salvati dai carabinieri

Massimo Lugli

Uno dei rapinatori era in regime di semilibertà, gli altri due avevano l’obbligo di firma

logo%20credito%20cooperativo.jpgTre banditi che spianano le pistole contro due carabinieri davanti agli occhi terrorizzati di un direttore di banca e di alcuni dipendenti. Momenti lunghi come secoli, una scena degna di un film di Quentin Tarantino ieri mattina all´agenzia del Credito cooperativo di via Aurelia 883, a Santa Marinella. «Gettate le armi» intima un maresciallo. «No, buttatele voi o spariamo» replicano i rapinatori. Ma dopo qualche istante cedono: un giovane militare si è piazzato in posizione strategica, dietro l´angolo di una parete e li tiene sotto tiro. La gang, composta da autentici veterani (il più anziano ha ben 58 anni) capisce che la partita è persa: tre pistole finiscono a terra e, subito dopo, scattano le manette.

Si è conclusa così, poco prima delle 10, una mattinata di paura nella cittadina balneare frequentatissima dai romani in queste giornale roventi di fine luglio. In azione, una “paranza” di professionisti: E.D.,58 anni, il “palo”, S.M., di 49, detenuto in semilibertà con l´obbligo di rientrare ogni sera al carcere di Velletri, D.M. e D.D., 33 e 25 anni, entrambi sorvegliati speciali con obbligo di firma. Durante le perquisizioni a casa dei quattro, qualche ora dopo, i militari del colonnello Giuseppe La Gala troveranno altre due pistole (una rapinata a una guardia giurata, l´altra probabilmente, rubata in un appartamento) e divise da guardia giurata e da carabiniere.

I quattro sono entrati in azione prima dell´apertura dell´agenzia. Quasi sicuramente, avevano studiato il colpo da tempo, conoscevano gli orari dei dipendenti e contavano su un bottino di qualche centinaia di migliaia di euro.

Con una tecnica ormai collaudata, la gang ha aspettato l´arrivo dei dipendenti e del direttore. Uno alla volta, gli impiegati sono stati aggrediti, minacciati e presi in ostahggio. Poi la paranza si è rassegnata ad aspettare l´ora in cui il meccanismo automatico della cassaforte ne avrebbe permesso l´apertura. All´esterno, è rimasto il “palo” cinquantottenne che, però, a un certo punto si è fatto notare troppo. Un passante si è insospettito, ha chiamato il 112 e sul posto, nel giro di pochi istanti, in via Aurelia 883 è arrivata (senza azionare la sirena) un´auto con a bordo un maresciallo e un giovane carabiniere. I rinforzi sono sopraggiunti nel giro di pochi minuti.

Il sottufficiale e il carabiniere hanno capito cosa stava accadendo e, per prima cosa, hanno neutralizzato il “palo”. L´uomo è stato bloccato, ammanettato e trascinato via prima che potesse dare l´allarme ai complici. Infilata nella cintura, l´uomo aveva una calibro 38. Subito dopo, i militari hanno fatto irruzione nella banca con le pistole in pugno ma i banditi, nonostante la sorpresa, non si sono arresi subito. Qualche istante di brivido, le armi spianate da entrambe le parti e, infine i tre hanno alzato le mani. Gli ostaggi hanno abbracciato i loro “liberatori” mentre i banditi venivano portati in caserma e, successivamente, in carcere. «Tra qualche mese ce li ritroveremo fuori di nuovo» e il commento di uno degli investigatori che ormai non ha più neanche la voglia di arrabbiarsi.

Paura in banca, presi in ostaggio…ultima modifica: 2009-07-31T11:15:00+02:00da sagittario290