Napoli, un commerciante su 4 ha chiesto denaro a usurai

Campania

Apcom 16 Luglio 2009

Napoli, un commerciante su 4 ha chiesto denaro a usurai

Questionario Ascom-Confcommercio,60% ha avuto minacce estorsive

logo_ascom_napoli.pngUn commerciante del napoletano su quattro ha chiesto denaro agli usurai e il 60% di chi ha ricevuto minacce di estorsione ha pagato dopo le intimidazioni. Queste ultime, per il 90% sono pressioni psicologiche, mentre il 36% degli esercenti afferma di aver preso come contromisura la vigilanza privata e solo il 12% le telecamere antirapina. Sono questi i principali risultati del sondaggio effettuato dall’Ascom-Confcommercio della provincia di Napoli nel periodo maggio-giugno 2009 su un campione rappresentativo di 2mila commercianti dei settori orafi, distributori di carburante e tabaccai. Ai commercianti delle tre categorie più colpite da eventi criminosi e da richieste estorsive, è stato consegnato un questionario da compilare e restituire in forma anonima con 14 domande. L’obiettivo principale dell’iniziativa è verificare i cambiamenti nei livelli di sicurezza percepiti; l’esperienza diretta di minacce ed intimidazioni per finalità di estorsione; le misure cautelative adottate nei confronti del racket e la conoscenza delle leggi che offrono protezione a chi denuncia fenomeni estorsivi e di usura. Secondo il sondaggio, la totalità dei commercianti che hanno fatto ricorso a prestiti usurai ha in precedenza contattato il sistema bancario con esito negativo, mentre il 77% di chi ha ceduto alle richieste estorsive, lo ha fatto con esborso di denaro e, solo il 23%, con consegna della merce. Le intimidazioni e le richieste poi, arrivano per il 60% da delinquenti comuni e per il 25% dalla criminalità organizzata. Il giudizio dei commercianti sull’escalation della criminalità negli ultimi anni è netto: il livello di sicurezza è peggiorato negli ultimi tre anni per il 75% degli intervistati. Per il 53%, inoltre, è aumentata la richiesta di denaro ad usura e per il 74% le rapine sono in aumento rispetto agli anni scorsi, mentre le estorsioni, per la metà del campione scelto, sono sostanzialmente stabili rispetto a due anni fa. Il commissario dell’Ascom-Confcommercio di Napoli, Tullio Nunzi, che ha avviato l’iniziativa, ha commentato: “Con il condizionamento del racket e dell’usura, vengono a mancare i presupposti minimi per poter svolgere la propria attività. Bisogna smarcarsi da una logica omertosa perché questi fenomeni hanno un impatto negativo e rappresentano un elemento distorsivo della cultura d’impresa. Sono troppi gli imprenditori colpiti – ha aggiunto – e troppo pochi quelli che denunciano. E in un contesto economico da crescita zero e con una crisi dei consumi da codice rosso, lo stato di salute delle imprese è tale da non poter sopportare ulteriori attacchi al normale svolgimento delle attività”. Il commissario Nunzi, inoltre, ha rivolto un appello alle banche dell’area metropolitana affinché collaborino con le imprese facilitando l’accesso al credito. Dopo aver reso noti i risultati del primo sondaggio anonimo sulla sicurezza, sarà avviata nei prossimi mesi una campagna informativa per rilanciare la cultura della legalità e per renderne percepibile la ‘convenienza’ individuale e collettiva. Previste una serie di iniziative per far conosce meglio le leggi antiracket ed antiusura, oltre alla modifica dello statuto della confederazione che obbliga l’organizzazione a costituirsi parte civile nei processi in cui i soci abbiamo denunciato fenomeni di questo tipo, assicurando l’appoggio legale ed economico.

Napoli, un commerciante su 4 ha chiesto denaro a usuraiultima modifica: 2009-07-17T11:00:00+02:00da sagittario290