DDL INTERCETTAZIONI: ANFP, MINA FONDAMENTA DELLA SICUREZZA CIVILE PAESE

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01-07-09

DDL INTERCETTAZIONI: ANFP, MINA FONDAMENTA DELLA SICUREZZA CIVILE PAESE

2086253858.gif(ASCA) – Roma, 1 lug – ”Le intercettazioni costituiscono uno strumento indispensabile per accertare le responsabilita’ penali di un soggetto sospettato di aver commesso un reato.

Le limitazioni che ora si vogliono introdurre sulle intercettazioni non trovano alcuna giustificazione ne’ nell’uso distorto della liberta’ di informazione ne’ nei costi delle stesse”. Una critica al dispositivo di legge sulle intercettazioni arriva oggi anche dall’Associazione nazionale funzionari di polizia che nota come ”la prima questione potrebbe essere risolta con un articolato sistema sanzionatorio a carico di chi diffonde arbitrariamente il contenuto delle conversazioni”.

Per quanto riguarda, invece, il costo delle intercettazioni, ha spiegato il segretario nazionale dell’Anfp, Enzo Marco Letizia si potrebbe procedere al sistena usato in Catalogna dove tutti concorrono con i propri mezzi alla sicurezza della regione ”per cui nulla e’ dovuto ai gestori telefonici, grazie anche alle avanzate tecnologie di digitalizzazzione analogica”.

”Il DDL sulle intercettazioni se non cambia ci fara’ assistere a vari paradossi – ha poi proseguito Letizia – per un omicidio non sara’ possibile usare le microspie per i sospettati dell’assassinio; per un’associazione criminale dedita a compiere rapine al sessantesimo giorno le intercettazioni dovranno essere interrotte nonche’ la cimice stando alla lettera della legge, andrebbe installata solo presso la banca o nel furgone portavalori che sara’ oggetto del grave crimine; ne’ sara’ consentito di intercettare oltre i 60 giorni i responsabili dei reati spia della presenza di associazioni di stampo mafioso, come le estorsioni, l’usura e lo spaccio di sostanze stupefacenti”.

gc/sam/lv

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