C.C.N.L., stavolta ci fregano

Luglio 2009 

C.C.N.L., stavolta ci fregano

Gazzettinob.gifPer la prima volta ci troviamo ad affrontare una trattativa contrattuale in perdita. L’arroganza e la protervia della parte datoriale che insiste nella volontà di far passare una disciplina del cambio d’appalto estremamente penalizzante per i lavoratori è degna degli istinti animaleschi primordiali che vogliono la supremazia del più forte sul più debole.

Noi lavoratori capiamo il senso di voler inserire a tutti i costi una regolamentazione del cambio d’appalto che prevede la perdita di tre o più scatti d’anzianità in caso di cambio d’appalto. Se passasse la linea del cambio d’appalto con la perdita di tre scatti o più a fronte di un aumento salariale di 58 €uro diviso per tre anni vorrà dire che a fronte di un aumento annuo di 19,33 €uro perderemmo 63,39 €uro di scatti d’anzianità. Al primo cambio d’appalto il lavoratore interessato al cambio perderà di botto 44,06 €uro. E statene sicuri che di cambi d’appalto ce ne sarebbero a decine se non centinaia e nell’arco di una durata contrattuale (3 anni) tra il 75% e il 90% dei lavoratori della vigilanza perderebbe in media tra i 1000 e i 1200 €uro l’anno di retribuzione. In pratica le aziende guadagnerebbero 45000000 di €uro senza aumentare le tariffe alla clientela. E te credo che la UIL non viene agli incontri, che cosa dice ai suoi iscritti che hanno fatto il CCNL con un aumento di 44 €uro per i datori di lavoro? A questo punto serve una presa di posizione netta delle OO.SS. a difesa e a sostegno dei salari e del potere d’acquisto, deve essere una presa di posizione pubblica e inequivocabile anche per evitare di essere poi additati come complici di questa situazione.

Altro fattore positivo per le aziende è che a fronte della perdita degli scatti d’anzianità non avviene la perdita dell’esperienza che la Guardia Giurata ha acquisito nel tempo quindi con il cambio d’appalto fatto in questo modo il datore di lavoro si ritrova a pagare di meno un lavoratore che è già formato e con un’ampia esperienza di lavoro e che garantirebbe una qualità del lavoro elevata. Questa esperienza ha un suo valore intrinseco che non può essere ignorato né dai datori di lavoro né, tantomeno, dai sindacati dei lavoratori della vigilanza. Se lo facessero i sindacati di categoria Filcams, Fisascat e Uiltucs dimostrerebbero la tesi per cui più che essere i sindacati dei lavoratori sono i sindacati dei datori di lavoro. I lavoratori del settore ascoltati nei vari blog e Forum dedicati non accettano minimamente di perdere ancora denaro e diritti ma a differenza di altri comparti lavorativi non hanno un punto di riferimento preciso a cui affidarsi. Nei Forum e blog si nota una disaffezione al sindacato preoccupante ma ancor più preoccupante è la disaffezione del sindacato verso i lavoratori della vigilanza. Ormai è chiaro che per il sindacato confederale il soggetto principale non è più il lavoratore anzi il lavoratore è una figura marginale che serve solo per perseguimento di altri scopi ed obiettivi. Obiettivi che si chiamano sanità integrativa e previdenza integrativa e gli enti bilaterali. Infatti se andiamo a vedere da chi sono stati fondate tutte le società o enti che compongono la galassia del bilateralismo e assistenzialismo sanitario e previdenziale ci accorgeremmo che sono entità che vedono tra i soci fondatori i sindacati confederali e l’organizzazione datoriale di categoria o le associazioni di categoria.

Tutte cose buone per carità e utili anche ai lavoratori se non fosse il fatto che queste entità fanno aumentare il costo del lavoro e che per compensare vengono ridotti gli aumenti salariali e nel caso in esame fanno addirittura perdere denari, facendoli guadagnare all’azienda, con il cambio d’appalto.

Mai come in questa occasione dobbiamo compattarci al di là dell’appartenenza a questo o quell’istituto o sigla sindacale.

di Francesco CIRILLI

C.C.N.L., stavolta ci freganoultima modifica: 2009-07-13T12:00:00+02:00da sagittario290

Un pensiero su “C.C.N.L., stavolta ci fregano

  1. Caro sagittario290 noi lavoriamo a roma e ci stiamo dando da fare per far firmare a tutti la petizione contro questo abuso ignobile che ci stanno facendo. Non possiamo rimanere inermi anche questa volta contro i soprusi che il sindacato e i datori di lavoro ci stanno facendo alle spalle. Organizziamoci ma facciamolo in fretta non c’è tempo da perdere. Il problema però è un altro e cioè che tanti colleghi a cui è stata prospettata la firma sul foglio della petizione non la firmano addidando non so bene quale problema. Se sarà così e come sempre che siamo divisi sarà facile per loro mettercelo in quel posto….. Vi saluto per il momento e se volete chiamarmi sono a disposizione

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