Bacoli, rivolta contro il ticket per la spiaggia

(05 luglio 2009)

Bacoli, rivolta contro il ticket per la spiaggia

Gli operatori bloccano la riscossione. Tensione ai varchi

jpg_1667075.jpgI titolari dei lidi e i ristoratori bloccano la riscossione del ticket per l´accesso a Bacoli. Si acuisce la protesta contro il pedaggio per accedere alle spiagge e ai locali. Venerdì i manifestanti hanno messo i lettini da sole in strada e davanti alla sede del Comune. Ieri, la rivolta. Che, promettono gli operatori, si ripeterà anche oggi. Una giornata di forte tensione che ha richiesto l´intervento dei carabinieri. E il personale del Comune, assistito nelle operazioni da un gruppo di guardie giurate a cui è stato affidato il servizio, ha dovuto rinunciare alla riscossione per gran parte della giornata liberando i varchi di ingresso. «Abbiamo bloccato il pagamento dei 5 euro per permettere ai nostri clienti di accedere al mare – conferma Patrizia Nola, del lido Saturday. E oggi torneremo in strada».

Ancora proteste, dunque. Rese possibili anche per il vuoto politico che s´è creato in Comune. Qualche settimana fa, il sindaco Antonio Coppola è stato sfiduciato in aula sul bilancio preventivo: una parte della sua maggioranza gli ha votato contro. In Comune è atteso ora l´arrivo di un commissario prefettizio, probabilmente già da domani. L´accesso a pagamento è previsto dalle 7,30 alle 16 tutti i giorni della settimana. Ma quest´anno è partito un mese prima del previsto. Il ticket era stato introdotto nel 2003 dal sindaco Coppola per parcheggi e videosorveglianza mai realizzati. «Lo strumento del ticket – commenta Francesco Macillo, capogruppo del Pd a Bacoli – non ha procurato benefici né alla sicurezza né all´economia dell´area. È come una spada che viene impugnata dal lato della lama, alla fine sanguinano tutti: amministrazione, operatori balneari, bagnanti». La polemica sulla questione del ticket va ad aggiungersi a una situazione già problematica che rischia di mettere in ginocchio l´economia della zona. Una imposizione inaudita – denuncia il presidente di Confesercenti Napoli, Vincenzo Schiavo -. In un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo, bisognerebbe incoraggiare l´afflusso dei bagnanti i e non disincentivarlo. Si tratta di una zona che viene scelta dalle famiglie proprio perché economica e facilmente accessibile. Così le diamo il colpo di grazia». Una situazione che rischia di peggiorare anche a causa di un preoccupante spopolamento dell´intero litorale. «Bacoli si è svuotata – aggiunge Alessandro Santini, del lido Turistico -. Prima si pagava il pedaggio dalla fine di luglio alla metà di agosto, soltanto quindici giorni. Oggi che abbiamo così tante difficoltà a riempire i lidi, lo anticipano addirittura. È assurdo».

Accessi limitati alla zona balneare, rischio collasso degli esercizi commerciali e se qualche anno fa la gente accettava di pagare e riempiva gli stabilimenti, oggi rinuncia del tutto e il risultato è la desolazione. Che raggiunge anche i ristoranti della zona. «Il ticket ci ha sempre rovinato – dice Bruno Esposito del ristorante Fefè – il primo anno del provvedimento ho perso 30 mila euro di incassi. Ieri è stato il mio ultimo sabato di apertura: 8 persone rispetto alle solite 50 del sabato pre-ticket. Un buon motivo per chiudere».

Bacoli, rivolta contro il ticket per la spiaggiaultima modifica: 2009-07-06T11:15:00+02:00da sagittario290