Vigilantes nel metrò di Milano

06 giugno 2009

Pattuglie di volontari (disarmati) controlleranno i convogli Sicurezza

Vigilantes nel metrò di Milano

Iniziativa del sindaco Moratti. Il servizio dalle 22.30 alle fine delle corse

vigli_b1--180x140.jpgMILANO — Il sindaco Leti­zia Moratti assolda i vigilan­tes per garantire maggiore si­curezza in metropolitana. En­tro fine giugno, dalle 22.30 a mezzanotte e mezza, sulle banchine e sui treni delle tre linee del metrò di Milano i cittadini potranno contare sulla presenza di 26 angeli custodi in divisa azzurrina ar­mati di cellulare. Sono i Blue Berets, già utilizzati con risul­tati giudicati dall’ammini­strazione di centrodestra «più che positivi» nell’area della stazione Centrale per prevenire violenze e stupri, oggi riproposti per rassicura­re i milanesi rispetto «alla diffusa percezione di insicu­rezza che, comunque, è sol­tanto una percezione perché i reati sono in calo». Spetta al vicesindaco, Ric­cardo De Corato, dare l’an­nuncio in assenza «per moti­vi personali» del sindaco Le­tizia Moratti, che ha forte­mente voluto il progetto.

MODELLO NEW YORK – «Approfittando dei due mi­lioni di euro di utile di Atm, caso unico in Italia per un’azienda di trasporti — sottolinea De Corato — ab­biamo pensato di dare una ri­sposta a questo bisogno di si­curezza dei cittadini, spen­dendo una piccola parte: 220 mila euro. Come si è fatto a New York, adotteremo un piano straordinario per la metropolitana, in vigore 7 giorni su 7 per 12 mesi all’an­no, un intervento già concor­dato con il prefetto». Il servizio parte «in via spe­rimentale » con alcune pattu­glie destinate a regime a di­ventare 13, per un totale di 26 agenti. «Se funziona — an­ticipa il vicesindaco — l’Atm assumerà le guardie giurate anche per le linee di superfi­cie, soprattutto per quelle pe­riferiche più a rischio».

UN TRENO SU DUE – I volontari della sicurezza controlleranno per il mo­mento un treno su due dei 24 in circolazione nella fa­scia serale fino al termine del servizio. «Gireranno insieme sulle carrozze — aggiunge De Corato — dotati anche di un geolocalizzatore che li ter­rà in contatto con la control room della polizia locale». Il vicesindaco non nasconde che l’arrivo delle guardie giu­rate in metrò è anche indiret­tamente una risposta alla Le­ga e alla «provocazione» lan­ciata dall’onorevole Matteo Salvini, capogruppo in consi­glio comunale. «Non adotte­remo mai ipotesi come quel­la delle carrozze separate per donne ed extracomunitari — frena De Corato — ma è indubbio che tra i cittadini è forte, nelle ore serali, la per­cezione di insicurezza in me­tropolitana ». Accanto al presidente del­l’Atm, Elio Catania, che pre­senta i risultati del lavoro del­l’ultimo anno spiegando che «tutti i signor Brambilla che viaggiano a bordo dei mezzi pubblici possono essere or­gogliosi di Milano, della fre­quenza e della puntualità di tram, autobus e metrò», il vi­cesindaco e l’assessore alla Mobilità, Edoardo Croci, se­gnalano che i nuovi interven­ti sono rivolti soprattutto «al­le signore Brambilla e ai loro figli»: «I vigilantes — auspi­cano — garantiranno di sera maggiore sicurezza ai passeg­geri più fragili».

Rossella Verga

Vigilantes nel metrò di Milanoultima modifica: 2009-06-07T12:15:00+02:00da sagittario290