Vigilantes antidoto alle rapine

OGLIASTRA

Martedì 23 giugno 2009

Tortolì. Telecamere e porte aperte, il rebus dei commercianti alle prese con l’offensiva della criminalità

Vigilantes antidoto alle rapine

Allarme sicurezza, esercenti pronti al peggio

Decine di rapine, furti, intimidazioni. La cittadina è attraversata da un profondo senso di insicurezza. I commercianti del centro chiedono più controlli alle forze dell’ordine e si affidano a guardie giurate e sistemi di videosorveglianza.

DAL NOSTRO INVIATO
SIMONE LOI

ImageFromDB.jpgTORTOLÌ La paura lascia la porta aperta, anche in gioielleria. Corso Umberto, via Vittorio Emanuele, via Monsignor Virgilio. Crocevia di negozi eleganti, ombelico borghese della cittadina. Un fazzoletto di strade dove si contano decine di rapine e furti in pochi mesi. Statistiche impietose sotto un sole messicano, tra tedeschi a spasso e guardie giurate di fronte ai negozi. Da qualche parte ci sono anche ladri e rapinatori. Questo è il loro giardino, la terra di conquista. E non basta certo una pulsantiera a fermarli.

Ovvio che tra i commercianti il clima sia di legittimo sospetto. «Ma niente barricate please!». Solo rabbia. Tanta e giustificata. Dalla cronaca: qualche mese fa due banditi sono entrati al Banco di Sardegna a mezzogiorno, armati e pericolosi. Pochi minuti per un prelievo indolore da ventimila euro. Sabato sera (stessa strada, stessa banca) un bandito solitario ha prelevato ad un imprenditore il contante destinato alla cassa continua. Tecnicamente si chiama rapina a mano armata. In pieno centro alle 10 di sera: facile come bere un mojito in Piazzetta.

Delusi e stanchi gli esercenti allargano le braccia. Pazienza se con ogni cliente entra un briciolo di terrore, scrutato da telecamere ad ogni angolo. «Investiamo in tecnologia e guardie private – spiega una bella signora di un elegante negozio – a volte richiediamo anche interventi della vigilanza fuori orario. Ma non possiamo fare di più».

Anche qui come altrove i carabinieri di quartiere sono comparsi solo in campagna elettorale, quando il vento della paura ha gonfiato i vessilli. Poi nulla. Polizia e militari fanno il possibile, ma a conti fatti non basta. Di certo fanno affari d’oro le agenzie di vigilanza se è vero che un’ora e mezza al giorno costa a un commerciante mille euro al mese.

Livia Lai della Tabaccheria La Perla, i ladri li ha visti entrare nel suo negozio, mostrare le armi e prelevare l’incasso. Per fortuna la storia è finita bene, con i ladri incastrati dalla telecamera. «Non diamo certo una bella impressione al turista con tutta questa gente armata in giro, a guardia dei negozi. Non è neppure giusto che siamo sempre noi a pagare. Ci sarà pure un modo per rendere la zona più sicura». Il Comune di recente ha garantito l’impegno a potenziare il sistema di videosorveglianza sulle principali strade cittadine. Nell’attesa i negozianti si organizzano. Pagano e soffrono. Ma non tutti sposano l’assioma “maggiore controllo più sicurezza”. Come Luciano Lai, titolare della boutique Capogiro, svaligiata nel febbraio scorso. «Penso che il problema sia sociale. Viviamo un clima di malessere economico che alimenta la delinquenza. In questo contesto è ovvio che Tortolì rappresenti un punto di riferimento per i paesi vicini». Punti di vista. Una sua collega, dal banco di una gioielleria, vorrebbe soldati e fucili ovunque. «Serve più polizia in strada. Che portino fuori i militari dalle caserme, alla gente onesta non danno certo fastidio». Due passi avanti una signora è serafica. «Questione di fortuna» (segue dialogo colorito incentrato sui minori rischi dell’attività di fruttivendolo rispetto ad altre categorie).

Non bastassero furti e rapine la cittadina respira l’ansia legata al moltiplicarsi degli attentati incendiari. Un fenomeno che accomuna l’Ogliastra alle aree più degradate delle grandi città. In media due alla settimana finiscono in fiamme. Numeri a fronte dei quali l’ipotesi cortocircuito perde credibilità.

Angelo Cucca, consigliere provinciale, chiede coesione. «Nessuno può dirsi al sicuro. E molto può fare la politica, cercando di garantire speranze e prospettive ai giovani, Solo così si può combattere la delinquenza».

Vigilantes antidoto alle rapineultima modifica: 2009-06-24T11:45:00+02:00da sagittario290