Punito per la promessa di un posto di lavoro

Edizione SALERNO

18/06/2009

Da S. Antonio Abate ad Angri per consumare la vendetta L’ex guardia giurata aveva garantito l’assunzione

Punito per la promessa di un posto di lavoro

Ex vigilante pestato e derubato. Arrestati i tre aggressori che confessano tutto

HE10_4201.jpgANNA VILLANI Angri. Spedizione punitiva a carico di una ex GUARDIA GIURATA particolare, pestata l’altra sera da tre uomini di Sant’Antonio Abate, arrestati poco dopo dai carabinieri perché responsabili, in flagranza di reato, di concorso in rapina aggravata e tentata estorsione. Alla base della «lezione», che gli abatesi hanno voluto dare all’angrese, di 31 anni, la promessa, rivelatasi nel tempo vana, di un posto di lavoro in un istituto di vigilanza, per il quale la vittima, nel gennaio scorso, avrebbe pure intascato trecento euro. Di quel posto tanto atteso, però, nessuna traccia. Solo chiacchiere, a cui i tre arrestati non credevano più. Passava il tempo, ma nessuna notizia arrivava. Per questo motivo l’altra sera, convinti oramai di essere stati presi per i fondelli, Gennaro Romano di 59 anni, ex operaio conserviero, il figlio Vincenzo, di 30 anni, fabbro, ed il genero Mario Ruotolo, anche lui di trent’anni, di mestiere operaio edile, si sono recati sotto l’abitazione della ex guardia particolare di Angri per invitarlo a fare un giro tutti insieme. Il giovane ha accettato pensando forse ad una tranquilla chiacchierata, ma in realtà i tre lo hanno caricato sull’auto e portato in una zona di campagna a sant’Antonio Abate, dove hanno dato sfogo alla loro rabbia per quella parola non mantenuta. L’ex vigilante è stato percosso con calci e pugni, che gli hanno procurato ferite giudicate al pronto soccorso, guaribili in dieci giorni: contusioni su buona parte del corpo. Dopo le botte i tre uomini lo hanno poi alleggerito del magro portafogli, contenente la somma di 30 euro, ed infine gli hanno portato via i due telefoni cellulari. Alla fine della serata la banda ha riaccompagnato a casa l’ex GUARDIA GIURATA, ridotta davvero maluccio. Poco dopo si è messa subito in moto la rete delle indagini, da parte dei carabinieri di Angri guidati dal maresciallo Valcaccia, che non hanno fatto fatica a rintracciare gli autori della spedizione punitiva. I militari si sono portati presso le abitazioni dei tre abatesi, dove hanno proceduto ad una perquisizione. La refurtiva, è stata consegnata spontaneamente dagli arrestati e restituita alla vittima, mentre i tre, che non hanno precedenti con la giustizia, hanno confessato quanto successo, fornendo la propria spiegazione dei fatti. In aiuto dei carabinieri di Angri sono intervenuti nelle operazioni di arresto anche i carabinieri di Sant’Antonio Abate. I tre uomini si trovano ora agli arresti domiciliari a Sant’Antonio Abate, su disposizione del sostituto procuratore di turno Giancarlo Russo di Nocera Inferiore. A spingerli alla spedizione punitiva sarebbe stata la rabbia di sentirsi raggirati dal 31enne a cui volevano farla pagare. Non è la prima volta invece che l’ex GUARDIA GIURATA si ritroverebbe al centro di simili vicende. Da alcuni mesi, infatti, non ricopre più lo status di GUARDIA GIURATA. Gli è stato ritirato il decreto di porto d’armi, per alcune truffe che avrebbe posto in essere a carico anche di altri soggetti che, in tempi di crisi, hanno avuto però la bontà di non prenderlo a botte.

Punito per la promessa di un posto di lavoroultima modifica: 2009-06-19T11:30:00+02:00da sagittario290