Piromane scatenato, terrore in ambulatorio

10/06/2009

Adesso si pensa alla vigilanza privata per garantire la sicurezza di chi lavora nella struttura sanitaria

Piromane scatenato, terrore in ambulatorio

0044024.jpgMONCALIERI – Semplici atti vandalici o vendette mirate? Se lo chiedono le 7 dipendenti del centro di emodialisi di strada Revigliasco 5, a Moncalieri, che da quattro mesi si ritrovano le macchine parcheggiate in cortile completamente rigate o danneggiate. La situazione negli ultimi tempi è precipitata e, dopo un primo incendio a marzo, l’altro giorno è andata a fuoco una Punto parcheggiata di fronte all’ingresso. Le infermiere, terrorizzate, sono state costrette a barricarsi all’interno e le fiamme hanno lambito il serbatoio di gasolio del generatore d’emergenza. Alla fine il rogo è stato domato dai vigili del fuoco, ma al centro dialisi ormai serpeggia la paura. Il direttore dell’ospedale Maggiore di Chieri, Mario Borsotti, da cui dipende la struttura moncalierese sta valutando un eventuale ricorso alla vigilanza privata. «Tutto è cominciato a febbraio – ha raccontato il personale ai carabinieri di Moncalieri -, quando una nostra collega si è trovata alcune righe sulla carrozzeria della sua Yaris. Gli episodi si sono ripetuti fino a marzo. Poi la Toyota ha preso misteriosamente fuoco, ma per fortuna siamo riusciti a intervenire subito». Per qualche tempo sembrava che il misterioso attentatore si fosse calmato, ma poi ha ricominciato prendendo di mira la nuovissima Fiat Punto di un’infermiera. La tecnica era sempre la stessa: prima qualche riga sulla fiancata e poi, dopo la riverniciatura, solchi più profondi su tutta la carrozzeria. La sfortunata dipendente, su consiglio dei colleghi, ha provato a parcheggiare l’auto lontano dal centro, ma non è cambiato nulla. Giovedì l’epilogo drammatico: «La ragazza che si occupa delle pulizie si è accorta del fumo e noi abbiamo provato a spegnere il fuoco con gli estintori, ma non ci siamo riuscite. L’auto aveva un buco sul parabrezza e il fumo continuava ad aumentare. Alla fine non abbiamo potuto far altro che chiuderci all’interno e sperare che i pompieri arrivassero in fretta. In quel momento c’erano 6 pazienti in trattamento, non sapevamo che fare. In questo centro lavorano solo donne e adesso abbiamo paura». In base alla ricostruzione effettuata dai vigili del fuoco, non sono stati rilevati elementi che possano fare pensare a un incendio doloso, ma la pista accidentale sembra comunque non convincere. Individuare i colpevoli, però, non è impresa facile e il movente è tutto da scoprire. Vendette per le auto parcheggiate male o gesto di un folle? Il direttore sanitario dell’ospedale Maggiore non ha spiegazioni: «Non riusciamo a capire cosa ci sia alla base di questi episodi inquietanti. A noi non sembra che si tratti di gesti indirizzati contro la struttura, ma in ogni caso saranno gli organi inquirenti ad accertare la realtà dei fatti. Un servizio di sorveglianza? Ci stiamo pensando».

Piromane scatenato, terrore in ambulatorioultima modifica: 2009-06-11T11:15:00+02:00da sagittario290