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Cronaca
Domenica 31 Maggio 2009 10:57
Caserta, tenta suicidio a Calvi Risorta: guardia si ferisce ad una spalla e viene trovato dal cane
Scritto da Laura Ferrante
CALVI RISORTA (Caserta) – Una guardia giurata, impiegato presso il penitenziario di Carinola (Caserta), si è sparato con la pistola di ordinanza nei pressi della propria abitazione, in via Cappella, una località di campagna.
Si tratta di Silvestro Marrapese, 47 anni, residente a Calvi Risorta, sposato con due figli. Ieri verso le 19.30, l’uomo ha salutato i suoi due figli, in un modo insolito dal suo modo di fare. Con occhi umidi, aveva lasciato un biglietto su di un tavolo e si era allontanato da casa.
Alessia 16 anni e Michele 18, che in quel momento si trovavano in casa, trovavano strano il comportamento anomalo del padre
Con sé aveva portato l’arma, che teneva celata nella tasca dei pantaloni. Poco dopo, i ragazzi hanno sentito uno sparo, il primo ad accorrere è stato il cane, poi i ragazzi. I due giovani sono corsi nella campagna, già immaginando di trovare una scena tragica.
Nell’erba incolta, l’uomo era introvabile, la paura cresceva nel cuore dei due giovani mentre erano alla ricerca del padre. Il primo a ritrovare Silvestro , dopo circa tre ore di ricerche, è stato il cane di famiglia, poco dopo sono arrivati i ragazzi che si erano lasciati guidare dal latrato dell’animale.
Poco dopo, sul posto, sono arrivati anche i carabinieri di Calvi Risorta, comandati dal maresciallo della Stazione Massimo Petrosino e il vice Rosario Monaco supportati dai militari dell’Arma dell’aliquota radiomobile comandata dal maresciallo Pasquale Feola.
Immediatamente è accorsa sul posto l’ambulanza di Calvi Risorta, allertata dalla Centrale Operativa di Caserta. L’uomo, che era ferito non gravemente alla spalla destra, è stato trasportato all’ospedale Melorio di Santa Maria Capua Vetere (Caserta).
L’agente non è grave e non rischia la vita, per la grande gioia dei figli e della moglie Francesca. La donna ha saputo della vicenda mentre era fuori, era partita per cause familiari. Pare che i rapporti dei due non erano idilliaci e l’uomo ne soffriva.
Sono in corso le indagini dei carabinieri intervenuti sul posto che vogliono vederci chiaro sulla teoria del suicidio. Pare che l’uomo, ma questo è da verificare, abbia assunto delle sostanze stupefacenti e che è probabile, che non avesse intenzione effettivamente di suicidarsi. Non si esclude che si sia trattato di un incidente, il colpo alla spall, o un modo, per chiedere aiuto.
Il poveretto è tuttora ricoverato e coccolato amorevolmente dai suoi ragazzi. Il vero eroe in tutta questa vicenda sembra essere il cane, solo grazie a lui infatti, è stato possibile trovare il ferito nel bel mezzo della campagna, talmente incolta da sembrare una giungla. Ora aspetta il ritorno a breve del padrone.