Assalto al portavalori, Caccia ai banditi

CRONACA

(2 giugno 2009)

Gli investigatori convinti che la tentata rapina sia opera di un gruppo
di malviventi romani probabilmente tutti della stessa zona della Capitale

Assalto al portavalori, Caccia ai banditi
indagini su una banda di quartiere

omni_15925216_40150.jpgROMA – Una banda di rapinatori vecchio stile, composta da romani, forse cresciuti tutti nella stessa zona di periferia della Capitale, quella sud-est (Cinecittà, Tuscolano). E’ questo l’identikit, messo a punto dalle forze dell’ordine, dei quattro malviventi che ieri mattina hanno assaltato e tentato di rapinare un furgone portavalori davanti ad un ufficio postale nel quartiere Magliana. Oggi è continuata la caccia ai due rapinatori che sono fuggiti dopo la sparatoria con i vigilante, nella quale è stato ucciso uno dei banditi, Antonio Di Palma, 57 anni, mentre un altro è rimasto ferito.

Gli investigatori della Squadra Mobile, diretti da Vittorio Rizzi, hanno continuato a mettere in fila i pezzi di un puzzle che potrebbe portare presto alla cattura dei due malviventi. Una banda non particolarmente strutturata ma ben salda. A confermarlo è il silenzio dietro il quale si è trincerato Marco C., 50 anni, il bandito colpito ad una coscia da un proiettile esploso da una guardia giurata e da ieri pomeriggio ricoverato e piantonato nell’ospedale di Albano Laziale. L’uomo non ha risposto alle domande degli investigatori: non ha fatto ammissioni nè su quanto avvenuto ieri mattina intorno alle 9.00 in via Vaiano nè sui complici.

Sia il ferito sia Di Palma, detto “lo svedese”, hanno precedenti penali. In particolare Di Palma era già conosciuto alle forze dell’ordine per reati di droga e rapina. Gli inquirenti sono tornati a visionare le immagini della telecamera a circuito chiuso dell’ufficio postale che si trova a pochi metri dal luogo dell’assalto. Utilizzando le tecnologie più sofisticate, gli investigatori stanno tentando di dare una identità ai due rapinatori scappati a bordo di una Fiat Punto risultata rubata.

Identità che resta da definire anche per gli autori della rapina ai danni di un rappresentante di gioielli, avvenuta sempre ieri nella zona del Divino Amore. Secondo i carabinieri, infatti, Giulio T., 51 anni, ricoverato nel reparto di chirurgia III dell’ospedale San Giovanni con quattro ferite da arma da fuoco al basso ventre, non ha partecipato alla rapina, così come si era ipotizzato in un primo momento. L’uomo era stato trovato ferito, dopo una segnalazione anonima, nell’appartamento della moglie in via Lemmi, nel quartiere San Giovanni, nel primo pomeriggio di ieri. Gli uomini dell’Arma, dopo una prima attività investigativa escludono che l’uomo di 51 anni fosse presente in via Fosso della Castelluccia.

“Abbiamo elementi oggettivi – spiegano i carabinieri – che lui non c’entri con questa rapina: non c’è alcuna corrispondenza con gli orari e con l’auto utilizzata”. I militari, però, avrebbero già imboccato una nuova pista investigativa per individuare i due malviventi che hanno aggredito il gioielliere. Il ferimento di Giulio T., invece, potrebbe essere legato ad una vicenda ancora da chiarire, forse un regolamento di conti.

Assalto al portavalori, Caccia ai banditiultima modifica: 2009-06-03T11:15:00+02:00da sagittario290