Notti insonni a Posillipo «Vogliamo sorveglianza»

Edizione CIRC_SU1

14/05/2009

Gli abitanti: di sera è buio non possiamo più uscire che cosa bisogna fare per ottenere protezione?

Notti insonni a Posillipo «Vogliamo sorveglianza»

Paura tra i residenti: «Blindati in casa, guardiamo con sospetto anche il garzone del fruttivendolo»

HE10_473.jpgDANIELA DE CRESCENZO Un quartiere con il cuore in gola. Posillipo dopo il delitto Ambrosio non ha più dormito sonni tranquilli e ora, dopo il massacro di via Marechiaro, i viali alberati, le ville con piscina, le aiuole fiorite, sono diventate lo sfondo di un incubo collettivo. C’è chi ha paura ad aprire la porta perfino ai vicini più fidati, chi guarda con sospetto il garzone del fruttivendolo e chi di notte non osa uscire da casa. Inutile chiedersi quanto giustificato sia il panico di chi credeva di aver conquistato il salvacondotto per la tranquillità e scopre di non essere immune dalla quotidiana violenza della città che (come dimostra l’analisi Civicum pubblicata martedì) detiene il record nazionale delle rapine. È difficile ragionare con lucidità se si è impegnati a guardarsi le spalle. L’ondata di violenza delle ultime settimane terrorizza gli abitanti della collina. «È giusto che i napoletani siano preoccupati per quello che succede – dice Marcello Matrusciano, consigliere della prima municipalità e abitante di Posillipo – Certo la situazione da noi non è più difficile che altrove, ma comunque è necessario intensificare la sorveglianza». Più volanti della polizia, più carabinieri, più vigili. In via Marechiaro tutti puntano sulle divise. Aspettano con ansia l’arrivo di una mostrina, sognano la tuta mimetica. Carmela Leva apre il cancello che si trova proprio di fronte alla casa del massacro e spiega: «Ormai ogni volta che esco non faccio altro che guardarmi intorno. Gli Ambrosio sono stati ammazzati a poche centinaia di metri da qua e non molto tempo fa c’è stata una rapina nei dintorni di villa Imperiale. Che cosa dobbiamo fare per ottenere un po’ di protezione?». Anche Antonella Festa, una delle vicine di Salvatore D’Angelo, ha paura. «Qua di sera c’è il buio completo, muoversi è difficile, la gente resta sempre più spesso in casa. La presenza delle forze dell’ordine andrebbe certamente intensificata». Una richiesta che il presidente della municipalità, Fabio Chiosi, fa subito sua: «Già dopo l’omicidio di Franco Ambrosio è emersa l’esigenza, improrogabile, di installare telecamere per sorvegliare queste zone. A questo punto oltre agli accorgimenti che molti privati stanno adottando, come la vigilanza privata o le telecamere a circuito chiuso, è necessario che queste zone siano maggiormente presidiate. Il commissariato di zona e la stazione carabinieri non riescono ad esprimere maggiori servizi di controllo di quelli attualmente in corso. È per questo che chiedo maggiori distacchi di personale per le forze dell’ordine, soprattutto per il periodo estivo». La videosorveglianza: un’altra nota dolente in una città che ha fame di sicurezza e dove sono state installate telecamere fino a Mergellina lasciando, però, scoperta la zona di Posillipo. E restano pochissimi, 360 tra Napoli e provincia, gli imprenditori che hanno aderito al programma «Secur shop» che prevede il monitoraggio degli esercizi commerciali. Molti preferiscono ancora affidarsi a imprese private. E a Posillipo sono tanti quelli tentati di ricorrere ai VIGILANTES.

Notti insonni a Posillipo «Vogliamo sorveglianza»ultima modifica: 2009-05-15T11:15:00+02:00da sagittario290