Spari all’alba, condannato

Giovedì 30 Aprile 2009,

Ed: PORDENONE
Pagina: 11

MANIAGO Aveva preso la pistola al rivale in amore che era andato a casa sua

Spari all’alba, condannato

L’albanese accusato di tentato omicidio e porto d’arma

Il pm Facchin aveva chiesto l’assoluzione

Maniago  

a19d5df6e1b7ae6e154d5a83151cb818.jpgTorna a far discutere la sparatoria, avvenuta a marzo 2007 a Maniago, quando il pensionato Francesco Maserin, 65 anni, uscì di casa armato di pistola e con tante munizioni. All’alba raggiunse l’abitazione del presunto rivale in amore Vilson Cifliku, operaio albanese, 51 anni. Lo affrontò a muso duro, ma l’operaio reagì e afferrò la pistola, caduta di mano a Maserin, esplodendo alcuni colpi di pistola verso terra, mentre il “rivale in amore” e un negoziante si rifugiavano in una pizzeria. Cifliku venne poi arrestato, rimanendo a lungo in custodia cautelare, nonostante il pm Federico Facchin che aveva avviato l’inchiesta avesse chiesto l’archiviazione delle accuse all’operaio albanese, avviando l’azione penale nei confronti di Maserin (è stato condannato e il processo pende in Appello). La tesi del pm Facchin venne respinta e Cifliku venne rinviato a giudizio per tentato omicidio e porto abusivo della pistola (Beretta semiautomatica) portata fuori casa dal pensionato. Ieri, dopo un articolato dibattimento, il Tribunale di Pordenone – giudici Roberta Bolzoni, Rodolfo Piccin e Francesco Saverio Moscato – ha ritenuto provate le condotte fuorilegge contestate a Vilson Cifliku e, nonostante il pm Facchin avesse proposto l’assoluzione, gli ha inflitto 3 anni e sei mesi di reclusione, con interdizione per 5 anni dai pubblici uffici. Ha inoltre ordinato la restituzione della pistola e delle munizioni, se ancora in possesso del porto d’armi, al pensionato maniaghese al quale Cifliku dovrà pagare le spese di costituzione e 12 mila euro di danni. Soddisfatto l’avvocato Noè Tomè che con il collega Michele Attanasio tutela Maserin. Increduli gli avvocati Antonio Malattia e Daniela Donadel, che assistono Cifliku: «Siamo perplessi – hanno tuonato – perché l’esito del dibattimento aveva dimostrato l’innocenza del cliente. Attenderemo le motivazioni della sentenza per presentare Appello».   

Molti i commenti al termine del processo da parte degli operatori di giustizia. Per alcuni la restituzione della pistola al pensionato, che l’aveva portata fuori casa con la pistola in canna, vuol dire premiare quella condotta. Per altri la sentenza va a cozzare con quella, pronunciata qualche mese fa, quando venne assolta per legittima difesa la guardia giurata che aveva esploso svariati colpi di pistola contro un autista irlandese che, ebbro, stava andando a dormire nel proprio camion.     

Roberto Ortolan

Spari all’alba, condannatoultima modifica: 2009-05-01T12:00:00+02:00da sagittario290