Economia • Sindacati e imprese
ieri, 21 maggio 2009 09:53
Palermo, presidio dei lavoratori davanti la Sicurcenter
Proteste contro 25 lettere di mobilità
Un “presidio non-stop, ventiquattr’ore su ventiquattro”, davanti alle sedi palermitane di Sicurcenter, istituto di vigilanza del gruppo Sicurtransport. Impegnerà le guardie giurate, che protestano contro decisioni aziendali culminate, da qualche giorno, nell’invio di 25 lettere di mobilità.
A contestare le scelte assunte dall’impresa, nel portafoglio della famiglia siciliana Basile, la Fisascat Cisl che, per bocca del segretario regionale Mimma Calabrò, chiede all’azienda “l’apertura di un tavolo tecnico per riesaminare condizioni e parametri della mobilità”.
Il sit-in, fino al pomeriggio di domani si svolgerà in via Duca della Verdura 43; dalla serata di domani e per i giorni in cui sarà a Palermo il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, si sposterà in via Papa Sergio I°, 48/C. Dal 25 in poi, “in assenza di novità”, tornerà in via Duca della Verdura 43.
La Fisascat Cisl, sindacato maggioritario a Sicurcenter, propone alla direzione aziendale anche una discussione su “prepensionamenti e organizzazione del lavoro”. “Anche perché – denuncia Calabrò – imboccare la strada della mobilità pure per lavoratori con quindici anni di servizio e, al tempo stesso, avvalersi di turni massacranti, è un modo poco equilibrato di gestire la questione”.
Il sindacato propone, inoltre, un confronto sulle opportunità che scaturiscono dal decreto del presidente della Repubblica 153 del 4 agosto 08. In pratica, sulla duplice possibilità: della flessibilità interna tra aziende dello stesso gruppo; e del reclutamento nel settore della vigilanza, tramite un albo professionale istituito presso le prefetture. Pertanto, la creazione dell’albo delle guardie giurate è “una questione non più rinviabile, nel segno della trasparenza e della legalità”, incalza Calabrò. Sicurcenter ha in organico 140 addetti, 25 dei quali, appunto, con lettera di mobilità in tasca.