INVESTITO DA UN’AUTO MUORE DOPO 24 ORE DAL RICOVERO

12/05/2009

INVESTITO DA UN’AUTO MUORE DOPO 24 ORE DAL RICOVERO E SI SCATENA LA FURIA DEI PARENTI

di ANTONIO MANGIONE

15281_ospedale%201.jpgGIUGLIANO. Rissa domenica pomeriggio al reparto di chirurgia interna, al quarto piano dell’ospedale cittadino ‘San Giuliano’. Circa 10mila euro i danni accertati dai carabinieri della compagnia di Giugliano, diretti dal capitano Alessandro Andrei, chiamati dagli infermieri e dalle guardie giurate per sedare i figli di una persona deceduta nel primo pomeriggio, Pietro C., residente a Qualiano, che avevano messo a soqquadro l’intero reparto, sfogando la loro rabbia per la perdita del genitore. Ancora misteriose le cause della morte dell’uomo, vittima di un pauroso incidente stradale nella tarda serata di sabato. Pietro era sceso di casa per comprare un pacchetto di sigarette, quando all’improvviso un’auto, guidata da un giovane, lo ha preso in pieno, scaraventandolo a terra. L’impatto è stato terribile e violentissimo, tanto da attirare l’attenzione di tante persone che quell’ora affollavano un famoso bar della circumvalllazione esterna, tra Giugliano e Qualiano. Quando hanno visto il corpo dell’uomo a terra, tutti hanno pensato che fosse morto. Pare inoltre che il giovane che lo ha investito, in preda al panico, si sia prima fermato e puoi fuggito.

L’intervento del 118. Sul posto dopo pochi minuti è arrivata l’ambulanza del 118, che ha portato la vittima all’ospedale di Giugliano, dove veniva sottoposto agli accertamenti del caso. I medici del pronto soccorso gli hanno diagnosticato, oltre a decine di ecchimosi ed escoriazioni varie su tutto il corpo, in particolare sul collo ed in testa, la rottura di alcune costole. Lo hanno così ricoverato d’urgenza al quarto piano dell’ospedale e tenuto in stretta osservazione. Dopo la nottata, sembrava che Pietro stesse meglio, tanto da rispondere alle domande dei familiari, che erano accorsi in ospedale per verificare le sue condizioni.

L’uomo muore in ospedale dopo 24 ore. La situazione, però, è precipitata nel primo pomeriggio di domenica. Il paziente, infatti, ha incominciato ad avere dei mancamenti e dei forti dolori al petto. Aveva difficoltà a respirare. In quel momento accanto a lui c’era il padre, che ha chiamato immediatamente gli infermieri per sapere cosa stesse succedendo. Subito è partito il massaggio cardiaco per recuperare il paziente, che però non c’è l’ha fatta, morendo dopo pochi minuti. Forse un arresto cardiaco o forse le conseguenze del terribile volo effettuato la sera precedente. Sulle cause della morte stanno indagando i carabinieri, che hanno ascoltato le testimonianze dell’equipe medica e dei familiari della vittima, che ieri hanno cercato di ‘farsi giustizia’ da soli’.

La rabbia dei familiari. Poco dopo l’accaduto, infatti, sono giunti in ospedale i tre figli della persona scomparsa, che hanno praticamente messo sottosopra un intero reparto. Hanno gettato a terra lungo i corridoi i vasi di marmo ed i quadri. Sono poi volati calci alle porte delle stanze ed infine ai macchinari. I forti rumori hanno attirato l’attenzione dell’intero personale del reparto, che hanno chiamato le guardie giurate che erano al piano terra. Giunti al quarto piano, quest’ultimi sono riusciti a calmare i figli della vittima e la moglie, che più volte si è sentita male. Con l’arrivo dei militari dell’Arma tutto è tornato alla normalità.
E’ scattata una denuncia per i familiari per gli ingenti danni procurati, quasi 10mila euro, mentre verranno fatti degli accertamenti per verificare se ci sia stato un comportamento negligente da parte dei medici.

Sono stati attimi terribili”. E’ questo il commento rilasciato da chi ha vissuto in prima persona i momenti della morte di Pietro residente a Qualiano e la conseguente rissa che si è creata nel reparto dopo l’arrivo dei figli. “Non abbiamo capito cosa stesse accadendo – racconta una signora che si trovava nel reparto di chirurgia al momento della rissa – abbiamo sentito solo tanta confusione. Sono uscita dalla stanza ed ho visto due persone che davano calci e pugni alla porta della stanza ed una donna che stava per svenire. Ho avuto tanta paura per me e per mio marito, che da poco era uscito dalla sala operatoria. Così ci siamo chiusi dentro, mentre sentivamo nei corridoi le urla dei giovani e dei rumori impressionanti”. “Io ero al piano inferiore – racconta un’altra donna – quando ho sentito i rumori sono salita per capire cosa stesse succedendo. Ho visto un giovane prendere una sedia e scagliarla contro la porta ed i macchianari – continua il racconto della donna – gli infermieri hanno cercato di calmarli ma non c’era verso di fermarli. Urlavano frasi ingiuriose contro i medici e l’ospedale”. Per tutta la giornata di ieri il personale all’ospedale ‘San Giuliano’ non si faceva che parlare d’altro. Alcuni infermieri erano ancora letteralmente scioccati per l’accaduto e qualcuno racconta di aver avuto veramente paura di finire sotto le grinfie dei figli della persona scomparsa. Pare che quest’ultimi, già al momento dell’incidente, non volevano che il padre fosse trasportato all’ospedale di Giugliano perché in passato avevano avuto una brutta esperienza. Sul caso stanno indagando i carabinieri della compagnia di Giugliano, che chiariranno eventuali responsabilità dell’equipe medica e dei danni provocati ai costosi materiali della struttura ospedaliera dai familiari della persona scomparsa.

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