12 maggio 2009
Firmate le tabelle di costo del lavoro:
a breve il Decreto Ministeriale
Roma. Presso il Ministero del Lavoro sono state firmate lo scorso 11 maggio dalle maggiori Associazioni di categoria e dalle OO.SS. più rappresentative (AGCI-psl, ANCST-Legacoop, ANIVP, ASSIV, Assvigilanza, Federlavoro, Federsicurezza, Filcams–CGIL, Fisascat-CISL, Uiltucs-UIL, UNIV) le tabelle di costo del lavoro per il personale dipendente da Istituti di Vigilanza Privata ex art. 87 del D.lgs 163/2006 (www.securindex.com/url.asp?id=122). Secondo l’articolo citato, quando un’offerta appaia anormalmente bassa, la stazione appaltante richiede all’offerente delle giustificazioni sugli elementi costitutivi dell’offerta: economie di scala, condizioni eccezionalmente favorevoli dell’offerente, come pure il costo del lavoro “come determinato periodicamente in apposite tabelle dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali, sulla base dei valori economici previsti dalla contrattazione collettiva stipulata dai sindacati comparativamente più rappresentativi, delle norme in materia previdenziale e assistenziale, dei diversi settori merceologici e delle differenti aree territoriali; in mancanza di contratto collettivo applicabile, il costo del lavoro è determinato in relazione al contratto collettivo del settore merceologico più vicino a quello preso in considerazione”. L’art. 87 non ammette giustificazioni relative a trattamenti salariali minimi inderogabili stabiliti dalla legge o da fonti autorizzate dalla legge, come pure per l’adempimento degli obblighi di sicurezza previsti dalla legge. Le determinazioni assunte l’11 maggio, che verranno assorbite in un decreto del Ministero del Lavoro da pubblicarsi in G.U., sono essenziali per una concreta attuazione della riforma della vigilanza privata. Abolendo infatti il sistema delle tariffe amministrate, il nuovo impianto intende dar vita ad un sistema di prezzi sostanzialmente liberi ma controllati sulla base del criterio dell’anomalia, rinforzato da un quadro di certificazioni e di parametrazioni di qualità, nell’intento di creare ex ante un tessuto concorrenziale sano sul quale operare.