Allarme al porto, rapine alle navi

(06 maggio 2009)

Allarme al porto, rapine alle navi

Dopo la rapina, bottino seimila euro, alla biglietteria della Ttt lines, parla l’amministratore delegato della compagnia marittima, denunciando la scarsa sicurezza di Varco Immacolatella. “Il porto di Napoli è terra di nessuno” protesta Alexandros Tomasos. Che continua: “Sono amareggiato nel constatare che nel porto di Napoli si può entrare senza alcun controllo. Non c’è una pattuglia delle forze dell´ordine, non ci sono telecamere e si può agire a viso scoperto, indisturbati. Bisogna intervenire anche per tutelare i passeggeri”

di di Irene De Arcangelis

2852775.jpgPorto deserto con la partenza dell´ultima nave. È come un enorme negozio che chiude alla fine della giornata di lavoro, ma lascia la porta d´ingresso aperta. Varchi spalancati per chi vuole entrare, i gabbiotti della Guardia di Finanza (Carmine escluso) sono un ricordo perso negli anni passati. Così accade al Varco Immacolatella: rapina a mano armata nella biglietteria della compagnia di navigazione a fine giornata di incassi. Seimila euro il bottino. Arriva puntuale la protesta dell´amministratore delegato della compagnia vittima del colpo, la Ttt lines. «Il porto di Napoli è terra di nessuno», protesta Alexandros Tomasos. Che continua: «Sono amareggiato nel constatare che nel porto di Napoli si può entrare senza alcun controllo. Non c´è una pattuglia delle forze dell´ordine, non ci sono telecamere e si può agire a viso scoperto, indisturbati. Bisogna intervenire anche per tutelare i passeggeri». Indignazione comprensibile, anche se oggi le statistiche ufficiali danno il porto come una delle zone meno colpite dalla criminalità. Non mancano comunque piccoli, sconcertanti episodi. L´ultimo è un furto nel bar del molo Beverello, qualche tempo fa uno scippo a due turisti in partenza per Messina. E ancora: piccoli furti ai danni dei passeggeri in fila per il biglietto commessi da ragazzine rom, qualche episodio di camion rubati. Un camionista sequestrato un anno fa per prendere il rimorchio. Il porto deserto la sera, la mancanza di controlli agli accessi che hanno spinto gli operatori di tutte le compagnie di navigazione a dotarsi da tempo di recinzioni private e difese passive. Quella di lunedì è la prima rapina a mano armata. Nel porto «terra di nessuno» la biglietteria della Ttt lines è l´unica a non avere alcuna difesa passiva. Non è protetta. E per la polizia i banditi lo sapevano bene. Sapevano di poter tentare un colpo facile. Varco Immacolatella alle ore 21.20. Lì c´è la biglietteria della Sita e quella della compagnia che collega Napoli e Catania. Il terminal della Ttt lines non ha porte blindate o doppie porte, né telecamere o allarmi, e neanche guardie giurate.

Solo una saracinesca. E alle 21.20 sono rimasti solo i dipendenti a chiudere la cassa, la nave per Catania è già partita. Poco distante il terminal della Snav. Lì la telecamera a circuito chiuso c´è e funziona. Riprende la scena della rapina, anche se il filmato non sarà molto utile alla polizia del porto diretta dal vicequestore Silvestro Cambria. I banditi arrivano in sella a uno scooter nero (ma la targa non è leggibile nelle immagini), hanno il volto coperto da passamontagna e sono armati di pistola. Entrano nel terminal della Ttt lines dove si trovano i dipendenti per le ultime operazioni prima della chiusura, alle loro spalle abbassano la saracinesca in ferro. Chiusi all´interno con le vittime, il resto è semplice. «Hanno immobilizzato una ragazza del nostro personale – racconta l´amministratore delegato Tomasos – minacciandola con una pistola. Hanno intimato a un collega di aprire la cassaforte». Il dipendente della compagnia non riesce però ad aprire la cassaforte, e i due malviventi devono accontentarsi dei soldi che trovano nella cassa. Seimila euro. Quindi alzano la serranda, balzano in sella al motorino e vanno via. Imprendibili, perché il filmato della Snav non offre elementi utili a identificare i rapinatori. Che sono già lontani quando arriva la polizia. Né i dipendenti della biglietteria hanno potuto fornire dettagli o descrizioni utili alle indagini. «Bisogna intervenire nel porto – sottolinea Tomasos – anche per maggiori controlli sugli accessi all´area del porto commerciale». Intanto però, da ieri, la Ttt Lines è sorvegliata dalla vigilanza privata, ci sono due guardie giurate davanti alla biglietteria. Mentre si sta valutando la possibilità di proteggere il terminal con sistemi di allarme e telecamere. Come hanno da tempo fatto le altre compagnie di navigazione.

Allarme al porto, rapine alle naviultima modifica: 2009-05-07T11:00:00+02:00da sagittario290