Attualità
del 28/04/2009 di La redazione
Umbero Marchi, Cgil, accusa la Globo: “L’azienda ha delle responsabilità per l’aggressione della guardia giurata”
LUCCA – Umbero Marchi , segretario provinciale del sindacato Filcams-Cgil lancia dure accuse all’azienda di vigilanza “Globo” in merito all’aggressione di un suo dipendente, avvenuta la notte del 27 aprile. “In un altro istituto di vigilanza della nostra Provincia forse non ci sarebbero stati feriti” afferma Marchi, sostenendo che la Globo “è l’unico istituto che fa uscire le proprie auto di servizio con una sola unità , poiché non ha firmato il contratto integrativo”. Marchi chiede quindi con forza “l’intervento delle autorità per far rispettare le regole”.
“Ancora una volta a rimetterci sono proprio le persone oneste, la guardia giurata aggredita per un banale tamponamento non si aspettava certo una reazione di questa natura, ma è anche l’ora che qualcuno inizi a fare quanto di sua competenza.
Ad altri istituti di vigilanza non sarebbe accaduto quanto avvenuto al dipendente dell’istituto ‘Il Globo’, poiché i dipendenti delle altre società di vigilanza viaggiano in coppia, sia per contratto integrativo siglato anni fa con le organizzazioni sindacali, sia per il regolamento di servizio emanato da questore di Lucca, l’unico istituto che fa uscire le proprie auto di servizio con una sola unità, è proprio ‘Il Globo’, irrispettosa del solo regolamento di servizio del questore, poiché il contratto integrativo non l’ha mai firmato.
In un altro istituto di vigilanza della nostra Provincia forse non ci sarebbero stati feriti, poiché anche solo la vista di due guardie poteva funzionare da deterrente per l’aggressore. Invece in questa società dove i dipendenti sono costretti ad uscire soli, non interessa la sicurezza del dipendente ma la resa economica del servizio e se poi accade qualcosa di veramente irreparabile, si vedono lacrime di coccodrillo sgorgare dai soggetti più impensati.
Nell’esprimere solidarietà al lavoratore ferito, non capiamo perché le istituzioni non intervengono, forse stanno attendendo che succeda qualcosa di grave: ricordo anni fa, quando la criminalità aumentava e i dipendenti degli istituti chiedevano più sicurezza uscendo almeno nell’orario notturno in coppia. Ma fino a quando non c’è stato il morto a riempire le pagine di ‘nera’, nessuno prese posizione.
Parliamo tanto di sicurezza, di protocolli d’intesa firmati proprio a tavoli istituzionali con le associazioni imprenditoriali, aziende, sindacati e tantissimi altri ancora, ma se non c’è la volontà di intervenire, i lavoratori si troveranno sempre a combattere contro chi non rispetta le norme e contro chi non vigila per il loro rispetto. Vogliamo sperare, che questo riprovevole episodio, faccia scattare quei controlli e quelle azioni dalle autorità competenti nei confronti di chi non applica le disposizioni ministeriali e della questura, non siamo in anarchia, ma in un Paese democratico e dove nessuno può pensare di fare ciò che vuole.
– il Segretario Provinciale Filcams Cgil Umberto Marchi –