Ed: PORDENONE
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Venerdì 3 Aprile 2009,
È stato ripreso dalle telecamere interne. La fuga da una porta di emergenza e il giallo dell’allarme “muto”
Si chiude in bagno e svaligia l’Ipercoop
L’uomo ha atteso che il Meduna fosse deserto. Rubati cellulari e macchine digitali
Un colpo da manuale, i cui contorni rimangono ancora avvolti nel mistero. Quando è come è entrato il ladro? Dove si è nascosto? Come ha fatto a forzare la vetrinetta, a riempire lo zainetto con la merce rubata e a fuggire indisturbato, anche se l’allarme perimetrale è scattato più volte? Quesiti ai quali dovranno essere gli investigatori della Polizia a dare una risposta. La direzione dell’Ipercoop ha confermato l’accaduto e, con molta cautela, quelle che potrebbero essere le modalità del furto. Il ladro si sarebbe nascosto dentro uno dei bagni del centro commerciale, visto che i controlli della Polizia Scientifica non hanno rilevato particolari che possano far pensare che l’Arsenio Lupin sia entrato da una porta piuttosto che dal tetto. Ha atteso senza fretta che non ci fosse più nessuno all’interno della struttura e si è messo in moto. Nel cuore della notte, come hanno confermato dalla direzione dell’Ipercoop. Quindi, rapido e veloce, si è recato nel reparto dove sono esposti gli oggetti più piccoli e più costosi e ha agito. Ha scardinato le vetrate dell’espositore «in maniera professionale, da vero esperto», senza romperle, ma limitandosi a toglierle dagli infissi e ad appoggiarle sul pavimento, e ha arraffato cellulari, iPod e macchine fotografiche digitali. Li ha messi in uno zainetto ed se n’è andato da una porta d’emergenza dopo aver tagliato il lucchetto che la teneva chiusa. L’uscita sarebbe avvenuta intorno alle 3, ma il furto è stato scoperto solo la mattina. L’allarme è entrato in funzione e sarebbe dovuto arrivare all’istituto di vigilanza privata che controlla il centro commerciale. Ma qualcosa non ha funzionato, perchè le guardie giurate non sono intervenute.
Susanna Salvador