Casoria, assalto al portavalori

07/04/2009

Casoria, assalto al portavalori

Il furgone blindato resiste alla valanga di proiettili esplosi dal commando

HE10_3126.jpgMARCO DI CATERINO Casoria. Assalto fallito al portavalori. Dopo aver bloccato il mezzo blindato della Bsk Service, che trasportava milioni di euro destinati agli uffici postali di Napoli e provincia, il commando composto da dodici malviventi ha intimato ai tre VIGILANTES che erano a bordo del furgone di aprire le porte. Poi si è scatenato un inferno di fuoco, con tutti i rapinatori che hanno aperto il fuoco, sparando all’impazzata con pistole di grosso calibro. Il vetro e la carrozzeria del mezzo blindato hanno resistito alla pioggia di proiettili, proteggendo così l’incolumità dei VIGILANTES che sono rimasti illesi. Messi alle strette i banditi, preoccupati per il trascorrere del tempo, a denti stretti hanno deciso di desistere sicuri che dalla cabina di guida, i VIGILANTES avevano lanciato il radio allarme. Come in effetti è stato: dopo pochi minuti, infatti, sono sopraggiunte le auto dei carabinieri. E nella zona degli svincoli della Cittadella, dove alle sette mezza del mattino il traffico è già molto intenso, è stato il caos totale: auto abbandonate a centro strada dagli automobilisti terrorizzati, fuggi-fuggi generale e incontrollato. Il groviglio di lamiere si è dipanato soltanto poco prima di mezzogiorno. Sul posto i carabinieri della compagnia di Casoria, coordinati diretta dal maggiore Paolo Cambieri. I militari hanno chiuso la zona in una fitta rete di posti di blocco, su tutta la circumvallazione esterna da Casoria e fino a tutta la rotonda di Arzano, ma dei banditi non è stata trovata traccia. I carabinieri del nucleo operativo, coordinati dal tenente Luigi Lubello, hanno anche effettuato una decina di perquisizioni domiciliari presso le abitazioni di pregiudicati, ritenuti dagli inquirenti veri e propri specialisti in questo genere di colpi. Sul posto, i malviventi hanno lasciato due furgoni, una Fiat Multipla, una Punto e una Lancia Musa, risultati rubati nella provincia di Napoli, qualche mese fa. Segno evidente che la rapina era stata progettata da tempo e studiata nei minimi dettagli. I rapinatori, infatti, avevano predisposto l’impiego di almeno altre cinque autovetture «pulite», con le quali si sono allontanati, a mani vuote, senza correre il rischio di essere fermati. I cinque veicoli utilizzati dai banditi per bloccare il mezzo blindato sullo svincolo di via Capri, sono stati affidati alla sezione rilievi dei carabinieri del comando territoriale di Castello di Cisterna, diretto dal colonnello Antonio Jannece, dove verranno passati al setaccio dagli esperti della scientifica alla ricerca di qualche impronta digitale o di materiale biologico utile per la identificazione dei rapinatori. La tentata rapina con sparatoria, ha anche avuto riflessi negli uffici postali di Casavatore, Casoria, Sant’Antimo, Grumo Nevano, Frattamaggiore e Arzano, rimasti a secco di contanti per qualche ora, proprio in uno dei giorni di pagamento delle pensioni.. Gli impiegati hanno fronteggiato l’improvvisa emergenza, con i soldi incassati dal pagamento dei bollettini. Poi la situazione si è normalizzata. Con quello di ieri salgono a otto gli assalti ai portavalori nel triangolo Caivano – Afragola – Casoria, portati a segno negli ultimi dodici mesi.

Casoria, assalto al portavaloriultima modifica: 2009-04-08T11:45:00+02:00da sagittario290