Nordafricani tentano di violentare commessa

06 aprile 2009| Fabio Pin

Nordafricani tentano di violentare commessa

Tentata violenza sessuale sabato notte ai danni di una commessa sudamericana di 32 anni che vive a Sanremo. La giovane è stata aggredita e parzialmente denudata da un gruppo di nordafricani, in via Palazzo, poco prima dell’una. Il dramma non si è consumato grazie all’intervento di un metronotte. Indaga la polizia

23673.jpgUno di loro l’avrebbe seguita per un centinaio di metri. Fino all’altezza del portico che conduce in piazza Cassini, ai piedi della Pigna. Lì si era appostato il resto del gruppo, composto da altri quattro nordafricani. Quando la ragazza è passata loro davanti, l’hanno circondata. Qualche spintone, poi non hanno perso tempo per farle capire le loro intenzioni. Dopo averla bloccata per le braccia, uno le ha messo una mano sulla bocca per evitare che urlasse, altri due hanno cominciato a strapparle i vestiti di dosso. Lei ha tentato di liberarsi e la risposta è stata una serie di schiaffi. Ma quando la violenza sessuale era sul punto di concretizzarsi, è intervenuto un metronotte. Insospettito dalle grida di una donna che si era affacciata dalla finestra di casa, il vigilantes, che stava controllando le serrande dei negozi di via Cavour – ha preso a correre verso via Palazzo e a metà percorso avrebbe anche messo mano alla fondina della pistola. Ma una volta arrivato in prossimità del portico, ha fatto solo in tempo a vedere il “branco” che si dava alla fuga. Avvisati dal metronotte, due pattuglie della polizia si sono precipitate in via Palazzo e sulla base delle prime e ancora sommarie indicazioni della vittima, si sono messe alla caccia dei responsabili. Ma le ricerche non sono approdate a nulla. La ragazza è stata accompagnata all’ospedale. Il referto parla di ecchimosi al volto e alle braccia. E di un forte choc. La prognosi è stata fissata in una decina di giorni. Per dimenticare le servirà molto più tempo

E’ la ricostruzione, ancora priva di dettagli, dell’aggressione a sfondo sessuale subita sabato notte, da una ragazza sudamericana di 32 anni, residente a Sanremo, “regolare sul territorio” come dicono in gergo le forze dell’ordine. Da quasi due anni lavora come commessa in un negozio del centro. La sua unica colpa è stata quella di credere che la città dove ha deciso di vivere è tutto sommato ancora sicura. D’accordo, ci sono gli spacciatori, ogni tanto si registra una rapina o un attentato incendiario, cui fanno seguito le solite polemiche che, sotto elezioni, vengono abilmente cavalcate dai partiti. Fatte queste eccezioni, si sarà detta, non sarà poi così pericoloso tornare a casa da sola, anche se mancano pochi minuti all’una di notte. Invece, a poco più di cento metri da via Matteotti, approfittando della penombra e delle strade deserte, un gruppo di nordafricani l’aspettava al varco per violentarla. La drammatica scena, cui pare abbia assistito una abitante di via Palazzo, grazie all’intervento del vigilantes sarebbe durata non più di cinque minuti. La ragazza ha fornito una descrizione piuttosto confusa degli aggressori. Le sole certezze sono che erano in cinque ed erano nordafricani, di età compresa tra i 20 e i 30 anni. Marocchini, tunisini o algerini: impossibile stabilirlo. Tre di loro indossavano jeans e giubbotti neri di pelle. Uno aveva un cappello di lana, un altro un cappello da baseball. Di più la giovane non è riuscita a dire.

Una volta trasportata al pronto soccorso, è stata raggiunta da una pattuglia del commissariato e successivamente da un’amica, sua connazionale. Ieri mattina il caso è stato affidato alla sezione di polizia giudiziaria. Non è da escludere che la vittima possa essere messa sotto protezione, nella speranza di risalire quanto prima all’identificazione dei responsabili. Che – sembra di capire – potrebbero aver commesso un errore molto grave: soprattutto se il tentativo di abusare della giovane era stato in qualche modo pianificato. In corrispondenza del portico, si trova infatti una delle 40 telecamere a circuito chiuso installate dal Comune e collegate con le sale operative di polizia, carabinieri e vigili urbani. Le registrazioni sarebbero già state acquisite dagli investigatori e, stando ad alcune indiscrezioni, sarebbero rimasti immortalati i volti di almeno tre nordafricani. Le immagini sarebbero abbastanza nitide, anche se difficilmente potranno costituire un elemento probatorio certo. Decisivo si rivelerà soltanto il confronto diretto con la vittima. Ammesso che riescano a prenderli.

Nordafricani tentano di violentare commessaultima modifica: 2009-04-07T11:00:00+02:00da sagittario290