La sicurezza di Roma? Niente ronde, tante telecamere e task force sui bus

Venerdì 6 Marzo 2009

La sicurezza di Roma? Niente ronde, tante telecamere e task force sui bus

Marino Petrelli

49b14f2e191f6_zoom.jpgTanti occhi digitali fissi su ogni angolo della città (strade, banche, negozi, stadi, musei, stazioni della metro) – soprattutto nelle zone più a rischio – e una rete che convogli tutte le immagini a una centrale operativa, da aprire in Campidoglio o in questura o in una sede del Viminale.

L’Unione Industriali di Roma scende in campo con il progetto “Roma città sicura”, presentato al sindaco Gianni Alemanno che, stando alle prime indiscrezioni, si sarebbe detto entusiasta dell’idea. Il piano è la prima parte di un maxiprogetto per il digitale a Roma da 600 milioni di euro di investimenti in cinque anni. Durante i quali dovranno essere posati centinaia di chilometri di fibre ottiche di nuova generazione che colleghino in una rete le migliaia di telecamere puntate su ogni angolo della città, “aggiungendone anche di altre nelle zone più oscure e più periferiche dell’area metropolitana”. Della rete faranno parte i “lampioni intelligenti” equipaggiati con sensori in grado di identificare se ci sono armi in zona, e con display per avvisi di pubblica utilità.

Il progetto è tutto da verificare, come risulta a Panorama.it che ha consultato fonti vicine al gabinetto del sindaco, ma al tempo stesso potrebbe dare maggiore impulso ai tanti sforzi compiuti fino adesso per garantire più sicurezza ad una città nell’occhio del ciclone da qualche mese a questa parte. In ogni caso, sicurezza e pugno duro sì, ma mai lasciando spazio all’improvvisazione e al “fai da te”.

Lo ha ripetuto Alemanno in un’intervista rilasciata a Famiglia Cristiana, in edicola questa settimana. Lo ha confermato questa mattina dalle frequenze di Radio Vaticana, spiegando che “le ronde sono negative perchè sono un’alternativa alla giustizia e alla sicurezza delle istituzioni, inoltre creano più problemi di quanti ne risolvano”. Facendo il punto sulla situazione della città alla vigilia della visita del Papa in Campidoglio che si svolgerà lunedì 9 marzo, il sindaco ha affermato che “si tratta di un’enfatizzazione, queste ronde sono composte da pochissime persone sulla base di una strumentalità politica da parte di alcuni gruppi. Al di là della retorica, la realtà è molto semplice: anche il ministero dell’Interno ha detto con chiarezza che non si tratta di fare le ronde. Quello che si può fare è organizzare del volontariato di cittadini che collabori con le forze dell’ordine”.

Intanto, è partita l’operazione voluta dal generale Mori, che guida l’ufficio extradipartimentale per la sicurezza del comune di Roma, per garantire la sicurezza sul trasporto urbano. Tredici i municipi coinvolti per un totale di 114 linee di autobus, per lo più periferiche, sulla base di una vera e propria mappatura delle zone più pericolose. Il primo passo verso quella sicurezza integrata di cui il sindaco Alemanno ha parlato spesso. Gli autobus diretti in periferia potranno contare su una task force speciale di 200 uomini. Ispettori delle tre aziende, guardie giurate private e vigili urbani in pattuglia nei capolinea “caldi”. Per un sistema che, hanno spiegato, non deve avere lo scopo di verificare chi ha pagato il biglietto, ma deve servire a garantire la sicurezza di cittadini e autisti. La misura è sperimentale e prevede il controllo nelle ore notturne, dalle 20.30 a mezzanotte e mezza. Andrà avanti per tutto il mese di marzo e, se sarà ritenuta valida, l’intenzione è di prorogarla nel tempo, considerando anche che i costi sono di una certa rilevanza: 256 mila euro di cui 50 mila a carico di ogni azienda e 56 mila stanziati dal Campidoglio. Ma le novità in cantiere sono parecchie. Adalberto Bertucci, amministratore delegato di Trambus, ha annunciato che entro “il 31 dicembre verranno installate le telecamere sui primi 300 mezzi di una flotta che vanta 2.200 autobus”, mentre Massimo Tabacchiera, presidente di Atac, precisa che “entro giugno verranno messe in sicurezza altre 10 stazioni e capolinea, grazie all’incremento dell’illuminazione, alle telecamere e alle colonnine sos”.

La sicurezza di Roma? Niente ronde, tante telecamere e task force sui busultima modifica: 2009-03-07T11:45:00+01:00da sagittario290