AREZZO 15.03.2009
Derubano fucili alla guardia.
Colpo ai danni di un istituto di vigilanza aretino, l’episodio vicino a Bologna. Vigilante si ferma a mangiare e i ladri fanno razzia nel furgone.
Guardie e ladri Aretino derubato di tre fucili
(l.s.) Mentre la guardia giurata si rifocilla al ristorante, i ladri gli rubano i fucili nel furgone. Pare la sequenza di un cartone animato o di un filmetto per la tivù, invece è la realtà nuda e cruda. Protagonista, anzi vittima del furto, è un agente aretino che lavora per un istituto di vigilanza privata di Arezzo; luogo del fattaccio è un piazzale di San Giorgio di Piano, località della provincia di Bologna. Il fatto, avvenuto nei giorni scorsi, è materia di indagine per i carabinieri emiliani. Non un furto qualsiasi, perché la refurtiva è molto particolare: si tratta di tre fucili, due doppiette e un semiautomatico. Armi di marca, Beretta, e nuove di zecca. La guardia giurata le aveva caricate nel furgone della ditta e aveva il compito di portarle verso nord. Pare ci fosse un incontro programmato con un altro trasportatore, ma prima di poterlo raggiungere, i tre fucili sono spariti. I ladri hanno agito approfittando della momentanea assenza dell’agente, che era sceso nei pressi di un centro commerciale a ristorarsi. Hanno scassinato il furgone, hanno prelevato le armi e si sono dileguati. Al vigilante non è rimasto altro da fare che denunciare l’accaduto. Immediate le indagini, per ora senza alcun esito. Non è un bel periodo per gli operatori aretini che si occupano di vigilanza, trasporto valori e merci partocolari, come appunto le armi. All’inizio della scorsa settimana un altro agente è stato derubato dell’auto con la quale stava trasportando metallo prezioso per 150mila euro. Una decina di chili fra argento e oro, appena prelevati al banco della Chimet, e destinati alle ditte di preziosi. Durante una sosta presso un’azienda di Pieve al Toppo, la guardia giurata è stata alleggerita. Anche qui sono in corso indagini da parte dei carabinieri. I malviventi hanno avuto buon gioco: la Fiat Punto aveva le portiere aperte e le chiavi sul cruscotto. E’ stata abbandonata poco più avanti, ovviamente vuota.