Cronaca
Campania/ Maddaloni, 4 arresti per associazione camorristica -2-
Si sospetta una guerra tra clan rivali; tra loro anche una donna
Roma, 18 mar. (Apcom) – Le indagini, basate su intercettazioni, pedinamenti e servizi di osservazione, hanno portato al fermo di questa notte a carico di Clemente Di Crescenzo, 33enne, detto “Bocsic”; di Angelo Esposito, 30enne, guardia giurata, e di sua moglie Filomena Cristiano, 21enne; infine di Pietro Folgieri, 43enne, tutti maddalonesi. Risponderanno di associazione a delinquere di tipo camorristico finalizzata alla ricettazione, detenzione e porto abusivo di armi ed esplosivi, strage e tentato omicidio nei confronti di esponenti di un clan camorristico rivale, il tutto con l’aggravante del metodo mafioso.
I contrasti tra i due gruppi criminali sono da ricondurre in particolare alla gestione illecita del business dei videopoker e delle slot machines; una guerra che aveva causato l’omicidio di Angelo Amoroso, e il più recente omicidio di Vincenzo Di Crescenzo, lo scorso gennaio. L’assenza a Maddaloni di soggetti carismatici e di personalità camorristiche di spicco, ha fatto si che i soggetti che orbitavano intorno a essi abbiano acquisito nel tempo posizioni più importanti, cercando di imporsi con le proprie bande criminali emergenti. Ne sono nate scissioni e contrapposizioni tra varie frange e, di conseguenza, azioni forti per la supremazia nel territorio.
I quattro, dopo i recenti arresti da parte dei carabinieri di Caserta, secondo gli inquirenti, pensavano forse di poter approfittare della situazione per allargare e consolidare i loro affari criminali e il controllo del territorio.
I militari, alle 5 di stamani, hanno circondato le abitazioni di Di Crescenzo, Esposito e della Cristiano, in via Campolongo, e hanno fatto irruzione. Folgieri invece è stato rintracciato in provincia di Reggio Emilia, a Castelnovo Ne’ Monti, a casa di alcuni suoi parenti. Dopo il fallimento dell’attentato dinamitardo si era allontanato per paura di ritorsioni, sia da parte delle potenziali vittime che da parte dei committenti del lavoro, rimasti insoddisfatti. I fermati sono nella carceri di Santa Maria Capua Vetere e Reggio Emilia; Filomena Cristiano è stata accompagnata a Pozzuoli.