Ladri messi in fuga dall’arrivo dei controlli

sab 14 febbraio 2009 Eduardo Meligrana

Ladri messi in fuga dall’arrivo dei controlli

Interrompono il furto perché “disturbati” dai controlli della Sycurpol 

caserma.jpgLadri messi in fuga dall’arrivo della vigilanza. E’ accaduto a Tropea, dove, nottetempo, alcuni ladri hanno forzato la porta d’ingresso di una sala giochi ubicata in viale Tondo, una delle principali arterie cittadine, per trafugare l’incasso, rimasto custodito presso lo stesso esercizio, delle varie slot macchine della sala giochi. A “disturbare” i ladri nella loro “attività”, ci ha pensato l’arrivo di una macchina della Sycurpol, l’istituto di vigilanza che da qualche mese è attivo nel territorio di Tropea e lungo l’intera provincia di Vibo Valentia. Pietro Di Costa, titolare della Sycurpol, da diversi anni nel settore della vigilanza privata e delle investigazioni, racconta come “intorno alle quattro del mattino – provvedendo ad effettuare, come facciamo ogni giorno dalle 23 fino alle prime luci dell’alba, i turni ed i controlli presso i nostri abbonati al servizio di sicurezza privata – abbiamo notato qualcosa di strano presso la sala giochi, il cui ingresso risultava aperto. Abbiamo intuito all’istante che il locale era stato scassinato e visitato dai ladri ed abbiamo immediatamente allertato le Forze dell’ordine con le quali siamo in continuo contatto. Dopo pochissimi minuti – prosegue Di Costa – sono arrivate sul posto le pattuglie, guidate dal maresciallo Randazzo, del Nucleo Radiomobile della Compagnia dei Carabinieri di Tropea, il quale, con l’ausilio dell’appuntato Basile, ha constatato che i ladri, dopo aver forzato i video giochi, avessero portato via del denaro. Con ogni probabilità – aggiunge Di Costa – gli scassinatori si sono allarmati per averci sentito arrivare ed hanno dovuto interrompere quanto stavano facendo, lasciando, tra l’altro, in fretta e furia parte della refurtiva che intendevano portare via dal locale. Dopo aver assistito ai rilievi del caso ed alla perlustrazione dell’intera area da parte delle Forze dell’Ordine, abbiamo continuato il nostro giro di controllo – conclude Di Costa – facendo rapporto su quanto accaduto sia ai Carabinieri che alla nostra centrale operativa”. E’ precipuo dovere, infatti, degli istituti di vigilanza privata, soggetti a licenza prefettizia ed a stringenti, costanti verifiche di carattere amministrativo, perseguire un fine ed una utilità sociale, come affermato da una sentenza della Corte costituzionale (n. 89 del 10 giugno del 1979) ed un corretto esercizio di poteri e funzioni che devono far prevalere, in stresso rapporto collaborativo con le Forze dell’Ordine, gli interessi di tutela della collettività. Da segnalare che, nei giorni scorsi, sempre a Tropea, un altro episodio delittuoso si era verificato nel centro storico, a due passi dal corso principale e dal palazzo comunale di Largo Ruffa. Ignoti vandali, profittando dell’oscurità, si erano introdotti nell’appartamento dove era installata la webcam panoramica a picco sul mare e sulla meravigliosa spiaggia di Santa Maria dell’Isola, che, grazie ad internet, promuove nel mondo Tropea ed il circondario. In quell’occasione, gli scassinatori, pur non portando via nulla, hanno pressoché completamente distrutto la sofisticata webcam installata a fini di marketing turistico.

Eduardo Meligrana
Il Quotidiano della Calabria, p. 22

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