La polizia ha scoperto che l’istituto aveva due soli agenti

4 Febbraio 2009
Ed: TREVISO
Pagina: 10

Mercoledì 4 Febbraio 2009,

La polizia ha scoperto che l’istituto aveva due soli agenti

Montebelluna

Molti commercianti del centro gli avevano affidato la sicurezza dei loro negozi e almeno una quarantina di trevigiani, sparsi un po’ in tutta la provincia, la tutela delle loro case. Ma quell’agenzia di vigilanza, la Securpol Vigilantes srl di Arezzo, era una sorta di guscio vuoto. Dietro alla facciata di efficienza e disponibilità, si nascondeva una realtà a dir poco approssimativa, almeno secondo quanto scoperto dalle indagini condotte dalla sezione della Polizia amministrativa sociale e immigrazione della Questura diretta dalla dirigente Silvia Fenu. Indagini che hanno portato alla denuncia del titolare, un 34enne laziale, per non aver ottemperato alle prescrizioni di legge previste per questa attività, e alla segnalazione dell’agenzia alla Prefettura che ora deciderà se sospendere la licenza o revocarla. Gli addebiti a suo carico sono molti, a cominciare dal personale in servizio.

Gli investigatori della Polizia hanno trovato ancora a libro paga solo due guardie per tutta la Marca. Di fatto una sola poteva essere impiegata per il lavoro di sorveglianza anche in caso di allarme rapina, eventualità per qui il regolamento emesso dal questore prevede l’intervento di due persone.

In genere l’unica guardia sul territorio era quella che alle 17 prendeva servizio in centro a Montebelluna, si faceva un giro per i negozi nell’ambito dei servizi anti rapina pagati dagli stessi commercianti. Smontava verso le 20 e alle 23 riprendeva servizio per iniziare il grosso del lavoro ovvero controllare tutti i quaranta siti dei clienti dell’agenzia, essenzialmente abitazioni private. Un lavoro enorme per una sola persona e, per di più, fatto senza l’equipaggiamento adatto. Per la Polizia infatti la guardia non aveva nè torcia elettrica per il servizio notturno, nè radio. Unica sua copertura il collega in servizio nella centrale operativa di via Sant’Antonino a Treviso. Ma, a volte, non c’era nemmeno quello e la guardia sul campo veniva guidata dai colleghi in servizio ad Arezzo.

Il taglio del personale è stata una drastica conseguenza della crisi economica. Dal 2006, anno in cui la Securpol è arrivata nella Marca, al novembre scorso, le guardie in servizio erano sei. Poi sono rimaste solo in due. Ma i problemi dell’agenzia erano legati anche ad altro. Ad esempio i titolari non presentavano regolarmente in questura gli elenchi dei propri clienti, obbligo previsto per legge. É stato anche informato l’ispettorato del lavoro per controllare alcuni aspetti del contratto nazionale del settore non rispettati.

Già alla fine dello scorso anno però i titolari, evidentemente consapevoli delle difficoltà a cui stavano andando incontro, avevano annunciato la sospensione del servizio per sei mesi. Non è bastato però per evitare l’intervento della questura.

Paolo Calia

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