CRONISTA SARDO MINACCIATO DI MORTE

LIBERTÀ DI INFORMAZIONE

09-02-2009

CRONISTA SARDO MINACCIATO DI MORTE:
LA SOLIDARIETÀ DI TUTTA LA CATEGORIA
 

Aveva ricevuto una lettera che gli consigliava di non occuparsi più di una certa inchiesta, che stava seguendo fin dal 2007. Ma Francesco Giorgioni, di E-Polis, non ha intenzione di tirarsi indietro e al suo fianco si sono schierati tantissimi colleghi, in Sardegna e non solo: l’Ordine, le associazioni, ma anche i Comitati di redazione delle altre testate dell’isola.

Ordine dei giornalisti, Assostampa, Federazione nazionale della stampa, nelle loro declinazioni nazionali e locali, si sono strette attorno al collega di E-Polis Francesco Giorgioni, minacciato di morte per una serie di articoli su un’indagine della Procura di Tempio, aperta nel 2007 per cercare di risalire agli autori di altre minacce, rivolte a due vigilantes del Consorzio Costa Smeralda. Nella missiva – spedita da Cagliari e recapitata il 4 febbraio nell’abitazione del giornalista, che ha immediatamente denunciato l’episodio ai Carabinieri – Giorgioni viene caldamente invitato a non occuparsi mai più di quella vicenda, pena la morte. Immediata la reazione della categoria, che ha manifestato piena solidarietà al cronista de “Il Sardegna”. La Fnsi si è dichiarata «disponibile a ogni azione utile per spezzare l’onda delle intimidazioni». «La delinquenza – si legge in una nota dell’associazione – non può immaginare di far tacere la stampa, certamente sbaglia indirizzo individuando come bersaglio un giornalista. Chi lavora merita rispetto. Chi delinque può ostinarsi a non capirlo, ma non può assolutamente immaginare di ottenere il silenzio».

Il sindacato dei giornalisti, inoltre, ha auspicato che il ministro dell’Interno Roberto Maroni e il capo della Polizia Antonio Manganelli facciano tutto il possibile per garantire la sicurezza dei giornalisti oggetto di minacce e la tutela del libero esercizio della professione, come avevano assicurato in un incontro con la Fnsi avvenuto alcuni mesi fa. A Francesco Giorgioni è arrivata anche la solidarietà di tutta E-Polis e dei colleghi dell’Unione Sarda che, in una nota, hanno scritto: «Si tratta di un fatto gravissimo e inaccettabile, che non riuscirà a intimidire né Giorgioni, né tutti i giornalisti sardi che quotidianamente esercitano con coscienza il loro diritto-dovere di informare. Il Cdr si associa all’invito rivolto alle forze dell’ordine dall’Associazione regionale della stampa e dall’Ordine dei giornalisti della Sardegna, perché siano tempestivamente identificati gli autori di un gesto così vile nei confronti della libertà personale e della libertà di informazione».

Redazione

CRONISTA SARDO MINACCIATO DI MORTEultima modifica: 2009-02-10T11:30:00+01:00da sagittario290