Campi nomadi, il nuovo regolamento:

Campi nomadi, il nuovo regolamento:
presidio sanitario e utenze a pagamento

di Raffaella Troili

20090214_campi-nomadi.jpgROMA (14 febbraio) – Campi ben «delimitati», con le macchine parcheggiate fuori, «in appositi posteggi» per evitare il proliferare della delinquenza. E un «documento di stazionamento temporaneo» valido solo per il Comune di Roma, per quanti sono sprovvisti di documenti. Sono alcuni punti fissati nel regolamento dei regolamento dei campi rom che sarà approvato il 18 febbraio. Per quella data è previsto l’ok definitivo.
 
Invece le vaccinazioni per i minori all’interno degli insediamenti della capitale partono il 28, dal Casilino 900. A dare l’annuncio, al termine di un incontro in Prefettura, è l’assessore alle politiche sociali del Comune, Sveva Belviso. Vaccinazioni. «Per quanto riguarda la campagna di vaccinazioni, la Croce Rossa Italiana allestirà un vero e proprio ospedale da campo e dedicherà un giorno per ogni insediamento. Per il Casilino 900, vista la grandezza del campo, saranno necessarie otto ore».

Quanto al regolamento dei campi rom di Roma e del Lazio voluto dal prefetto Giuseppe Pecoraro, «è stato usato l’impianto che l’amministrazione comunale pensava di far passare in Consiglio e che poi abbiamo girato a questo tavolo cui partecipano anche Regione e Provincia», precisa Belviso. «Sarà obbligatorio per tutti i Comuni, dunque dovranno adottarlo nei campi di loro competenza». «La prima parte ha un respiro regionale, valida per tutti – aggiunge l’assessore provinciale Claudio Cecchini – la seconda sarà elaborata dai singoli Comuni».

In pratica stenderanno un loro protocollo, in base alle esigenze specifiche del territorio. Il documento si articola in tre parti: fornisce indicazioni riguardo alla struttura del campo, detta regole di comportamento e criteri di accesso. Previsto anche un impegno sulla scolarizzazione dei bimbi presenti nei campi. Presidi di vigilanza e socio-sanitario. «Il presidio di vigilanza fisso sarà fatto da vigili urbani e/o da vigilanza privata, inizialmente, finquando l’amministrazione non assumerà nuovi vigili». Saranno almeno due a turno, effettueranno una vigilanza h24 all’interno di una casetta vera e proprio. Lo stesso vale per il presidio socio-sanitario, «sarà almeno di 70-90 metri quadrati, qui si occuperanno dell’avvio al lavoro». Criteri di accesso. A chi è sprovvisto di permesso di soggiorno o di documenti, ma è a posto con la legge il Comune di Roma assegnerà un «documento autorizzativo di stazionamento temporaneo: avrà valenza solo da noi, per tutte quelle persone in regola, senza crimini alle spalle ma privi di qualsiasi tipo di carta di riconoscimento, come i cittadini della ex Jugoslavia».
 
Per avere accesso al campo, inoltre, bisognerà pagare le utenze, ora tutte a carico dell’amministrazione, dunque verranno montati dei piccoli contatori. Infine vigeranno delle regole comportamentali «di buon vicinato», una sorta di regole di condominio. «Dall’entrata in vigore del regolamento attenderemo l’atto del prefetto con cui ci dà l’incarico di ente attuatore del piano nomadi. Sulla base di quello, adegueremo i sette vecchi campi e indiremo le gare, ovvero andremo a fare i bandi per la realizzazione di nuovi campi, noi abbiamo chiesto che siano massimo tre su Roma, ma sarà il prefetto a deciderlo», chiude Belviso.

Campi nomadi, il nuovo regolamento:ultima modifica: 2009-02-15T11:45:00+01:00da sagittario290