Altro che sicurezza, le forze dell’ordine sono in pezzi

Scritto il 18 febbraio 2009

Altro che sicurezza, le forze dell’ordine sono in pezzi

Mantre con una campagna di immagine il governo parla di sicurezza e lancia continui allarmi sull’emergenza criminale le cose stanno in altro modo. Primo Mastrantoni, segretario Aduc ha reso noti alcuni dati. 

polizia-300x225.jpgIn una dichiarazione Mastrantoni ha scritto: “Per la sicurezza si rincorre l’emergenza. Non si riesce a prendere decisione ragionate e non dettate dall’emergenza. Oggi c’è il problema degli stupri, ieri quello dei clandestini, l’altro ieri quello delle rapine e così via. Un ministro propone l’intervento dell’esercito dando, implicitamente, dell’incapace ad altro ministro, un altro propone le ronde ripetendo l’accusa, qualcuno ragiona, finalmente. Il ministro Renato Brunetta, dichiara che “ci sono però troppi corpi di polizia, spesso non coordinati tra loro.” E’ quello che sosteniamo da tempo”.

Poi il segretario dell’Aduc spiega: “Nel nostro Paese c’è un poliziotto ogni 134 abitanti, neonati e novantenni compresi. I corpi di polizia sono composti dalla Polizia di Stato, dall’Arma dei Carabinieri, dalla Guardia di Finanza, dalla Polizia Penitenziaria e dal Corpo Forestale per un totale di 331mila addetti ai quali vanno aggiunti quelli della Polizia Provinciale e Municipale che ammontano a circa 60mila unità”.

Fin qui i numero dicono poco, ma Mastrantoni insiste: “Il totale fa 391mila poliziotti cui aggiungere il personale della vigilanza privata che sono circa 50mila. L’Italia è quindi protetta da ben 441mila poliziotti, tra pubblici e privati, il che significa, appunto, 1 poliziotto ogni 134 abitanti, neonati e ottantenni compresi. Probabilmente siamo il Paese europeo con il maggior numero di poliziotti per abitante. Ironia della sorte non riusciamo ad avere un numero unico (il 112) per le emergenze, come ci impone l’Unione europea con una direttiva (del 1998) il che ha provocato una sentenza di condanna della Corte di giustizia. Insomma, con il coordinamento, che auspichiamo da anni “si raggiungerebbe maggiore efficienza, minori costi, piu’ operatività e più poliziotti e carabinieri per strada” come sostiene il ministro Brunetta. Sarebbe utile, per tutti, evitare battute da osteria e rimboccarsi le maniche”.

Intanto in una nota la sezione fiorentina del Siulp (Sindacato unitario lavoratori polizia) si legge: “A Firenze, come nel resto del Paese, se non addirittura peggio, la polizia di Stato vive il più buio dei periodi dal lontano 1981, anno in cui la Legge 121 smilitarizzò il disciolto corpo delle guardie di pubblica sicurezza”.

Il Siulp afferma: ”Ogni anno assistiamo ad un incrementare degli impegni a cui paradossalmente corrisponde una riduzione dell’organico di donne ed uomini; le risorse economiche sono praticamente inesistenti e quasi quotidianamente si vivono situazioni imbarazzanti da narrare. In molti uffici i poliziotti lavorano utilizzando (nel 2009) mezzi informatici personali, in altri è praticamente impossibile reperire carta per poter fare una fotocopia, in taluni settori il personale è costretto, già in via ordinaria, ad effettuare quotidianamente doppi turni di servizio”.

”Il Siulp fiorentino – conclude la nota – ritiene che l’unica possibilità reale per fronteggiare l’emergenza sicurezza sia quella di stanziare risorse per l’apparato e di assumere donne ed uomini a rimpinguare l’organico della polizia che, al contrario, già con la legge Finanziaria recentemente approvata, vedrà un decremento di oltre 6.000 uomini nei prossimi tre anni”.

A buon intenditor poche parole.

Altro che sicurezza, le forze dell’ordine sono in pezziultima modifica: 2009-02-19T11:15:00+01:00da sagittario290