Ospedale, caos all’ufficio ticket

ven 16 gennaio 2009 , Eduardo Meligrana

Ospedale, caos all’ufficio ticket

Da oltrre una settimana si registrano notevoli disagi. Numerose le segnalazioni e le proteste di cittadini esapserati dalla grave situazione

ospedale.jpgLa Pubblica Amministrazione come la Ferrari. E’ l’auspicio espresso dal Ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta. A giudicare, però, da quanto accade presso l’Ufficio ticket dell’Ospedale di Tropea sembra che la strada per Maranello sia ancora lunga e tortuosa. La ex sala d’aspetto degli ambulatori, una stanza di tre metri per due, mura dalla tinteggiatura sbiadita, tre dipendi (per due computer) che gettano il cuore oltre l’ostacolo, adibita ad Ufficio ticket per il servizio di prenotazione delle visite, rischia di andare in tilt o forse lo è già. Da una settimana (IlQuotidiano, 12 gennaio 2009, pag.16), fioccano segnalazioni e proteste sulla funzionalità del servizio ticket, presso cui i pazienti devono recarsi per i visti ed il pagamento delle prestazioni sanitarie: esami diagnostici, visite specialistiche. Un’esasperazione (di utenti ed operatori sanitari) che cresce di giorno in giorno tra accese discussioni ed incertezze. All’origine del prolungato disagio, vi è il nuovo sistema informatico che dovrebbe garantire tempi rapidi, maggiore efficienza e tracciabilità delle prestazioni sanitarie, risparmiando carta e inutili pastoie. Le nuove procedure informatiche stanno di fatto arrecando molti problemi agli utenti del servizio pubblico come alla stessa macchina operativa della sanità, che fatica a far fronte a visite, esami medici e adempimenti preliminari. Una tra i numerosi testimoni, sconfortati e snervati, afferma “ho dovuto prenotare una vista oculistica presso il poliambulatorio di Tropea. Ho potuto godere dell’innovativo servizio offerto dal numero verde Centro Unico Prenotazioni predisposto dall’Asl. Fin qui tutto bene. Ma – aggiunge – i problemi sono emersi per timbrare la ricetta presso l’Ufficio ticket. Con rammarico, ho scoperto decine e decine di persone accalcate in una fila caotica, che attendevano fiduciose che venisse apposto un timbro sulle ricette, salvo scoprire poi che tale meccanismo era stato recentemente cambiato per “disposizioni superiori” e che bisognava inserire i dati nel sistema informatico, con esorbitante lievitazione dell’attesa. Tornata il giorno dopo alle 9.30, ne esco, sfinita, con la pratica perfezionata solo alle 12.30”. Ancora: “Svolgo un lavoro autonomo, ma come fa un lavoratore dipendente? E soprattutto, perché nel 2009 quanto è possibile prenotare da casa, aerei, alberghi, visite a musei, non posso farlo per le visite mediche?”. Appena ieri, una signora, alle prese con gli acciacchi dell’età, dinanzi alla lunga coda ancora da “smaltire” ben oltre l’orario di chiusura, dice “dopo qualche ora di attesa senza potermi sedere, è apparso un cartello invitava a regolarizzare le pratiche amministrative, dopo la visita”. Medici, operatori sanitari – che preferiscono mantenere l’anonimato – evidenziano come sarebbe opportuno, in considerazione del carico di utenza giornaliera, rendere accoglienti i locali dell’Ufficio ticket, creando una vera e propria sala d’attesa, con “l’elimina code”, con guardie giurate che possano garantire il sereno svolgimento del lavoro, la sicurezza dei cittadini, del personale medico, paramedico ed amministrativo, che, tra l’altro, sovrintende a delicate operazioni di cassa. Oppure, riaprire lo sportello Saub di Tropea, chiuso da anni. D’altra parte, oggigiorno sarebbe possibile online non solo prenotare le visite presso una determinata struttura ospedaliera, evitando i disagi connessi ai viaggi ed alle attese, ma anche valutarne l’offerta e la sua qualità. Il 2009 dovrebbe essere, secondo il Ministro Brunetta, l’anno del certificato medico elettronico. “In questo modo – ha precisato – avremo un monitoraggio automatico, semplice, per niente costoso dei lavoratori italiani con un’ulteriore garanzia di efficienza e trasparenza sia per i medici che per gli ammalati”. Come è anche possibile, vedi la recentissima esperienza degli ospedali di Sulmona e Avezzano, avere a disposizione sul proprio computer, esami radiologici e non. In pratica, la tecnologia crea una sorta di “contenitore” web, dove è possibile inserire e conservare (per anni) gli esiti dei controlli, ricostruendo con facilità la storia clinica di un soggetto. Tra le più innovative attività di modernizzazione sanitaria, anche la messa in rete delle sale operatorie, che permette di acquisire all’istante un referto nel corso di un intervento ed il collegamento telematico con gli studi dei medici di famiglia. Così si legge nell’Atto Aziendale scaricato dal sito internet dell’Asl n. 8 “Come i raggi di una ruota, alcuni servizi ospedalieri sono collegati al centro della ruota medesima. […] Un’organizzazione può esistere se ha un “pensiero” dietro. Il “pensiero” è quello di rispondere ai bisogni per mezzo di un’organizzazione più razionale, snella, flessibile e soprattutto più attuale[…]che renda i cittadini utenti veri protagonisti della scena sanitaria vibonese”.

Eduardo Meligrana
Il Quotidiano della Calabria, p. 27

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