Oro di contrabbando dall’Asia per la fiera

29/01/2009

Oro di contrabbando dall’Asia per la fiera 

INCHIESTA. La finanza e la dogana hanno denunciato 8 commercianti fra Vicenza e Tessera 

Gli operatori avevano importato e in parte venduto gioielli non dichiarati al fisco. Tasse evase per 100 mila € 

29_17_gdv_f1_344_medium.jpgVicenza. Centinaia di migliaia di euro di gioielli importati clandestinamente in Italia per rivenderli alla fiera dell’oro di Vicenza che si è appena conclusa. È il giro criminale scoperto dalla guardia di finanza che ha individuato complessivamente otto commercianti asiatici che sono stati denunciati per contrabbando.

Era da alcune settimane che la sezione operativa della compagnia di Vicenza della finanza, comandata dal capitano Commissione e dal tenente Bianchi, teneva d’occhio alcuni operatori di “First”. Il sospetto era quello che portassero in Italia gioielli non dichiarati per metterli sul mercato senza pagare le tasse, e quindi a tariffe più appetibili (in danno dei venditori onesti).

Pertanto, i militari vicentini avevano chiesto ai colleghi veneziani di controllare nel dettaglio una serie di operatori orafi asiatici in arrivo all’aeroporto Marco Polo di Tessera per partecipare alla fiera. I finanzieri lagunari hanno sequestrati un chilo e mezzo di pezzi di oreficeria (284 fra orecchini, collane e anelli) a sei commercianti, i quali su quella merce non avevano pagati i diritti di confine. Ragion per cui i sei, tutti cinesi, sono stati segnalati alla magistratura. L’ammanco per l’erario era di circa 15 mila euro.

Durante la fiera, poi, le fiamme gialle hanno continuato a compiere dei controlli senza dare troppo nell’occhio, individuando due aziende (emerse già nelle fiere degli anni scorsi come sospette) le quali avrebbero meritato una verifica approfondita.

Una volta chiusi gli stand, per questo, i militari hanno fermato due furgoni portavalori che trasportavano i preziosi (destinati a rientrare in patria) di una ditta thailandese di Bangkok e di una cinese di Hong Kong. La verifica, che è durata dei giorni, ha visto impegnati anche alcuni funzionari della dogana di Vicenza: assieme gli inquirenti hanno compiuto un riscontro fra la merce trasportata e la documentazione doganale che la accompagnava. Il controllo ha permesso di accertare la mancanza di oggetti di oreficeria lavorata per un valore di almeno 350 mila euro: si trattava secondo la finanza di merce venduta in contrabbando, durante la manifestazione fieristica. Anelli, orecchini, pendenti e collane d’oro ceduti hanno determinato un mancato versamento di 80 mila euro di diritti doganali, che i titolari delle due società, denunciati alla procura, dovranno ora versare.

«Questo commercio illegale non solo causa danni allo Stato – hanno spiegato gli inquirenti -, ma anche alla libera concorrenza perché garantisce prezzi più bassi».

Diego Neri

Oro di contrabbando dall’Asia per la fieraultima modifica: 2009-01-30T11:06:34+01:00da sagittario290