Agguato a Napoli, uccisa guardia giurata

CITTA’

Agguato a Napoli, uccisa guardia giurata
Assassini ripresi dalle telecamere

20090118_vigila.jpgNAPOLI (18 gennaio) – Una giovane guardia giurata, Umberto Concilio, di 28 anni (li avrebbe compiuti proprio oggi), è stata uccisa la notte scorsa in un agguato avvenuto mentre era in servizio nel centro storico di Napoli. Concilio, insieme con un collega, aveva appena effettuato un controllo nella sede del Banco di Napoli in via dei Tribunali e si stava avvicinando all’auto di servizio per continuare il giro di ispezioni, quando è stato avvicinato da due giovani in sella ad un ciclomotore.  Uno dei due sicari gli ha sparato contro diversi colpi di pistola. Gli assassini sono fuggiti mentre Concilio, raggiunto da un proiettile alla testa e da uno alla gamba, è stato soccorso e portato nell’ospedale Loreto Mare. Il giovane, al momento del ricovero, era già in coma. Le sue condizioni sono peggiorate con il passare delle ore ed all’alba è morto. 

Le indagini. Gli agenti della squadra mobile della Questura di Napoli non si dicono del tutto certi che ci sia un tentativo di rapina dietro l’uccisione del vigilantes. La vittima è stata raggiunta da tre colpi di pistola, anche alla testa. Secondo una prima ricostruzione delle forze dell’ordine, Concilio, insieme ad un collega stava effettuando un normale giro di controllo, in particolare nella sede del Banco di Napoli. Mentre Concilio stava rientrando in auto, è stato raggiunto dai colpi di arma da fuoco: al vaglio l’ipotesi se possa trattarsi di un’uccisione mirata e, dunque, di una «esecuzione». Sul luogo dell’agguato gli agenti della squadra mobile e della Scientifica della Questura di Napoli hanno rinvenuto quattro bossoli: due calibro 38 e due calibro 22. Il collega dell’uomo, che era con lui quando si è verificata la sparatoria (avvenuta verso le 23.45), per il momento non ha fornito agli inquirenti alcuna indicazione utile alle indagini. 

L’agguato potrebbe essere stato ripreso dalle telecamere del Banco di Napoli: lì dove il vigilantes stava effettuando un controllo insieme ad un suo collega. Ma, intanto, oltre alla testimonianza del collega della vittima, ci sarebbero anche altri testimoni. Su questo aspetto, gli agenti della Squadra mobile di Napoli mantengono uno stretto riserbo. 

«La Vigilante»: dodici anni fa altra tragedia. Una «tragica morte» che «ripropone le difficoltà ed i pericoli per chi opera su questo territorio nel tentativo di far rispettare la legge ed arginare fenomeni di brutale criminalità». È quanto si legge in una nota de «La Vigilante», istituto di vigilanza per il quale lavorava Umberto Concilio, la guardia giurata uccisa la scorsa notte a Napoli. L’Istituto esprime «massima fiducia e collaborazione con gli organi inquirenti affinchè al più presto venga fatta giustizia». «Dopo dodici anni l’Azienda viene colpita nuovamente con una giovane vita spezzata – si legge nella nota – Dopo la tragica morte dell’agente Moschetti, quella di Umberto porta alla luce difficoltà che si ripropongono all’opinione pubblica solo in tragiche occasioni come questa».

Il ricordo dei colleghi. L’unica «ramanzina» che aveva dai suoi colleghi era per la sua bontà. Umberto Concilio lavorava come guardia giurata all’Istituto «La Vigilante» di Napoli da due anni: la scorsa notte, nel giorno del suo 28esimo compleanno, è stato ucciso. Ma, intanto, i colleghi parlano e dicono: «Era così buono che era sprecato a fare il vigilantes». «Era un gran lavoratore, sempre disponibile – racconta un collega della centrale operativa dell’Istituto – durante la notte, tra un controllo ed un altro ci portava sempre caffè e cornetti. Noi lo sgridavamo, gli dicevamo che non doveva spendere soldi per noi, ma lui continuava a farlo, aveva sempre un pensiero carino per tutti noi». «Umberto era fidanzato – conclude il collega – Oggi era il suo compleanno, lo avrebbe festeggiato in famiglia. Non meritava una morte così».

Agguato a Napoli, uccisa guardia giurataultima modifica: 2009-01-19T12:05:00+01:00da sagittario290